Thalita do Valle era stata una modella. Aveva sfilato, studiato legge, lavorato con associazioni di beneficenza. È morta in Ucraina, dove era arrivata con il fratello per combattere al fianco dell’esercito locale contro l’invasione russa. Aveva 39 anni. La sua morte ha fatto il giro del mondo, è una delle notizie di questo 134esimo giorno di conflitto, mentre l’offensiva di Mosca si concentra su Donetsk.
Secondo le autorità locali sono circa 350mila i civili da evacuare subito. Bombardamenti anche a Odessa mentre la Procura ucraina ha fatto sapere di indagare su circa 21mila crimini di guerra. Do Valle era arrivata in Ucraina per combattere, per opporsi all’invasione russa, e non da neofita: era formata, era un cecchina l’ex modella.
Thalita Do Valle dopo aver studiato giurisprudenza e lavorato con varie associazioni di beneficenza era infatti partita per l’Iraq per combattere al fianco delle forze curde contro l’avanzata dei militanti jihadisti del sedicente Stato Islamico. In quell’occasione aveva ricevuto l’addestramento come cecchina. In Ucraina era arrivata tre settimane fa.
Documentava quello che succedeva intorno a lei, il conflitto, su Tik Tok. È morta in un bunker in fiamme a Kharkiv mentre tentava di fuggire da un bombardamento. La notizia della sua morte l’ha data il fratello Theo Rodrigo Vieira, riportata dal Daily Mail: “Ci sono stati attacchi russi e il nostro battaglione è stato diviso. Thalita si è rifugiata nel bunker, è morta il 30 giugno per asfissia, non è stata colpita da schegge”.
La sorella mandava messaggi dal fronte praticamente ogni giorno, lavorava sia come soccorritrice che come tiratore scelto. La donna era stata destinata a Kharkiv poco dopo il suo arrivo. La città non è più sotto l’attacco diretto russo ma viene frequentemente bombardata da oltre il confine, come d’altronde accade con altre grandi città che non sono sotto assedio come Kiev e Odessa.