Primo pensiero appassionare gli italiani
Mondiali di calcio femminile, gli obiettivi dell’Italia e la sfida impossibile

L’inizio delle ostilità è previsto alle 9 del mattino, ora italiana. Oggi, all’Eden Park di Auckland, si giocherà infatti Nuova Zelanda-Norvegia, la gara inaugurale del Mondiale di calcio femminile ospitato appunto tra Nuova Zelanda e Australia. Di lì a tre ore, questa volta in quel di Sydney, ecco Australia-Irlanda (il fischio d’inizio è fissato alle nostre 12) a segnare l’esordio della seconda nazionale ospitante, in un crescendo di emozioni che, il prossimo 20 agosto, proclamerà la formazione chiamata a succedere nell’albo d’oro agli Stati Uniti, detentori del titolo.
Gli Usa sono di gran lunga l’avversario di battere. Questo non soltanto per aver vinto l’ultima edizione giocata in Francia ormai quattro anni or sono, ma anche perché quella a stelle e strisce è la selezione col maggior numero di successi all’attivo, ben quattro. La rincorsa al quinto sigillo, però, non sarà facile. Nella terra di canguri e koala, infatti, le giocatrici europee proveranno a giocare alle colleghe americane un brutto scherzo, con l’Olanda finalista nel 2019, ma ancor più la Germania, la Svezia e l’Inghilterra (che ha vinto l’Europeo di casa nel 2022) a rappresentare valide alternative allo strapotere di chi ha messo in cassaforte le due edizioni più recenti della Coppa del mondo. Se alle appena citate aggiungiamo una Spagna in netta crescita, il Canada dai cinque cerchi olimpici, la Norvegia e un sempre intraprendente Giappone, ecco fatto il quadro delle pretendenti più accreditate alla festa di fine torneo.
L’Italia, al momento, appare un passo indietro. Valentina Giacinti, che dell’Italia è uno dei volti più noti, non ha fatto mistero di ritenere i quarti un obiettivo raggiungibile. Andare oltre, obiettivamente, non sarà semplice. Per Milena Bertolini, che dalla panchina guiderà le azzurre, il primo pensiero è avvicinare gli appassionati del pallone alle sue ragazze. I quarti, in fondo, la sua squadra li ha già raggiunti quattro anni fa, battuta poi dall’Olanda all’epoca campione d’Europa in carica. Provarci è il minimo che si possa fare; arrivare al traguardo, ovviamente, è altra cosa. In campo, a guidare la truppa sarà la capitana Cristiana Girelli, con tante giocatrici di prospettiva a rappresentare l’incognita che si parerà di volta in volta di fronte alle avversarie di turno. Si parte alle 8 di lunedì prossimo contro l’Argentina. Sabato 29 sarà la volta della Svezia e, il mercoledì successivo, armi incrociate col Sudafrica. Meglio non guardare alla fase successiva. Olanda e Usa, secondo pronostico, attendono le azzurre.
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