Sei anni in meno rispetto al primo anno, ma condanna confermata. La Corte d’Appello di Caltanissetta ha condannato l’ex presidente di Sicindustria, Antonello Montante, a 8 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. In appello la procura aveva chiesto per lui 11 anni e 4 mesi.

Montante, 59enne imprenditore di Serradifalco, considerato per anni paladino dell’Antimafia, secondo l’accusa aveva messo in piedi assieme ad un “cerchio magico” esponenti politici, rappresentanti delle forze dell’ordine, imprenditori e sindacalisti un vero e proprio “sistema”, che si poggiava su un presunto continuo scambio di favori e raccomandazioni, ricatti sessuali e video hard, posti di lavoro e facili carriere.

Nel processo andato in scena oggi alcuni di questi ‘componenti’ sono stati condannati: a 5 anni il capo della security di Confindustria Diego Di Simone (il gup gli aveva dato 6 anni e 4 mesi), a 3 anni e 3 mesi il sostituto commissario Marco De Angelis, (4 in primo grado). 

Assolti invece il colonnello Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, che in primo grado aveva avuto 3 anni, e Andrea Grassi, dirigente della prima divisione dello Sco che aveva avuto un anno e 4 mesi.

Per il legale di Montante, l’avvocato Carlo Taormina, “rispetto al primo grado c’è stato un ridimensionamento, anche se ovviamente non siamo assolutamente soddisfatti e quindi proporremo ricorso per Cassazione. Resta il problema dell’associazione che non riteniamo proprio configurabile. Alcune ipotesi di corruzione, se pure ridimensionate, non sono rispondenti a quelle che sono le nostre ricostruzioni”. “Noi riteniamo che il rapporto di do ut des tra Montante e la polizia o la Finanza non sia mai stato provato“, ha aggiunto Taormina.

Grande soddisfazione per la completa assoluzione del proprio assistito” manifestano invece i difensori del questore Andrea Grassi, gli avvocati Cesare Placanica e Walter Tesauro. “Già la sentenza di primo grado aveva sancito l’estraneità di Grassi a ogni rapporto opaco” nell’ambito del “Sistema Montante”, dicono. “Oggi, con la completa assoluzione, a Grassi è stato ridato anche l’orgoglio di dichiararsi, come fatto dalle prime battute delle indagini, un uomo dello Stato”.
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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.