Addio a Marina Bulgari, la signora dei gioielli, morta all’età di 93 anni a Roma. I funerali verranno celebrati il 16 febbraio alle 15.00 nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Nata a Roma nel 1930, Marina Bulgari era la figlia di Costantino Bulgari e nipote del gioielliere greco Sotirios Bulgari, fondatore della celebre maison di gioielli di via Condotti a Roma.

Sono morte alla stessa età Anna e Marina Bulgari, sorelle ed eredi della dinastia dei gioielli Bulgari, maison conosciuta in tutto il mondo. Anna è morta nel 2020 colta da malore nella sua casa di via Condotti a Roma, dove ha trascorso le lunghe settimane del lockdown, e ricoverata all’ospedale Santo Spirito, è morta all’età di 93 anni. Donna di grande cultura, Anna Bulgari Calissoni era stata segnata profondamente dal sequestro.

Il rapimento di Anna Bulgari Calissoni nella tenuta di Aprilia

Anna Bulgari Calissoni, l’erede della famosa dinastia di gioiellieri, rapita insieme al figlio Giorgio nel 1983 ad Aprilia, in provincia di Latina, dall’Anonima sarda. Il marito, il generale Franco Calissoni, morto nel 2001, era stato anche sindaco del centro pontino dal 1964 al 1965.

Ad Aprilia, insieme al marito, aveva acquistato nel 1956 una tenuta di otto ettari di terreno, dove in precedenza veniva coltivato solo il cotone e che, con un duro lavoro, la coppia portò a 60, bonificando una vasta area di acquitrini. E proprio in quella tenuta, il 19 novembre 1983, durante una festa, fecero irruzione i banditi sardi e rapirono Anna Bulgari, che all’epoca aveva 57 anni, e il figlio di 17.

In catene con i tappi nelle orecchie e gli occhi bendati: il racconto del rapimento

Trentasei lunghi giorni trascorsi dormendo all’addiaccio, in catene, con i tappi nelle orecchie e gli occhi bendati, mentre poliziotti e carabinieri passavano al setaccio le campagne del Lazio e, alla luce delle prime rivendicazioni, temevano che sul sequestro vi fosse anche lo zampino delle Brigate Rosse. Anna e Giorgio, che oggi lavora come notaio a Roma, vennero rilasciati il giorno della vigilia di Natale nei pressi del casolare di un’amica della donna, sempre ad Aprilia, in via Riserva Nuova. La famiglia era riuscita a pagare un riscatto di quattro miliardi di lire, nonostante la magistratura avesse bloccato loro i conti.

L’orecchio tagliato per un ritardo nel pagamento del riscatto

Un ritardo nel pagamento costò però un orecchio al 17enne, tagliato dai banditi con un coltellaccio da cucina, per convincere i Bulgari a recuperare in fretta il denaro, e Giorgio si è poi dovuto sottoporre a cinque interventi chirurgici di ricostruzione negli Usa. Ma anche Anna aveva pesanti segni sul corpo delle sofferenze patite.

 

 

Redazione

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