È morto Matteo Messina Denaro. Davanti alla morte è giusto mantenersi umani, sempre. Ma non provo commozione. Ho nel cuore le immagini dei Georgofili, le storie di due bambine che si chiamavano Nadia e Caterina, gli uomini e la donna della scorta di quei martiri della Patria che sono stati Falcone e Borsellino, il piccolo Giuseppe Di Matteo e tante vittime innocenti della mattanza mafiosa. Conservo per loro il ricordo più doloroso e più bello. Per loro provo commozione, tutti i giorni, anche adesso, per il boss non ho nessuna commozione. Per Matteo Messina Denaro nessun sentimento”. Lo scrive su X il direttore del nostro quotidiano, Matteo Renzi.

Lo Stato fa bene a usare la giustizia e non la vendetta. Ma è anche giusto che si sappia che un mafioso muore così, come sono morti Riina e Provenzano: curato nel corpo ma abbandonato da tutti nello spirito. Lo sappiano i ragazzi che si fanno attrarre dai soldi facili della criminalità: vi aspetta una vita senza la libertà, una morte senza la pietas. Pensateci. E fermatevi finché siete ancora in tempo”, conclude Renzi.

Redazione

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