La tragedia che ha scosso il mondo
Morte Kobe Bryant, le prime parole della moglie Vanessa: “Io e le mie figlie devastate”
Per la prima volta dalla scomparsa del marito Kobe, Vanessa Bryant rompe il silenzio. “Io e le mie ragazze vogliamo ringraziare milioni di persone che ci hanno mostrato sostegno e amore durante questo periodo orribile”, scrive la donna in un lungo post sul proprio profilo Instagram accompagnato da una foto che ritrae insieme tutta la famiglia, Kobe e la figlia Gianna inclusi. “Grazie a tutti per le preghiere, ne abbiamo sicuramente bisogno – ha proseguito – Siamo totalmente devastate dall’improvvisa morte del mio amato marito Kobe, meraviglioso padre delle nostre figlie, e della mia bella e dolce Gianna, una figlia amorevole, premurosa e meravigliosa, straordinaria sorella di Natalia, Bianka e Capri. Siamo anche devastate per le famiglie che hanno perso i loro cari domencia, e condividiamo intimamente il loro dolore”.
“Non ci sono parole per descrivere il nostro dolore in questo momento – ha aggiunto Vanessa – Mi conforto nel sapere che Kobe e ‘Gigi’ sapevano entrambi di essere profondamente amati. Siamo stati incredibilmente fortunati ad averli nella nostra vita. Vorrei che fossero qui con noi per sempre, erano doni meravigliosi strappati troppo presto da noi. Non so cosa ci riserverà il futuro da adesso in poi, ed è impossibile immaginare la vita senza di loro. Ma ci svegliamo ogni giorno e andiamo avanti in modo che Kobe e la nostra bambina, Gigi, ci illumino la strada. Il nostro amore per loro è infinito e incommensurabile. Vorrei solo poterli abbracciare e baciarli. Averli qui con noi, per sempre”. Poi la moglie di Kobe ha voluto ringraziare nuovamente coloro che “hanno condiviso i sentimenti, il dolore e il supporto con noi – ha aggiunto – Vi chiediamo di garantirci il rispetto a la privacy di cui avremo bisogno per muoverci in questa nuova realtà. Grazie mille per averci confortato nelle vostre preghiere e per aver amato Kobe, Gigi, Natalia, Bianka, Capri e me”. Infine Vanessa ha annunciato che la Mamba Sports Foundation “ha istituito il MambaOnThree Fund per aiutare le altre famiglie colpite da questa tragedia”.
I FUNERALI – Le autorità di Los Angeles stanno pensando a dove svolgere i funerali, quasi certamente pubblici, dell’asso dei Lakers. Scartato lo Staples Center, ritenuto troppo piccolo con i suoi 20mila posti, si sta facendo largo l’ipotesi di una grande cerimonia al Los Angeles Coliseum, uno stadio capace di contenere fino a 80mila persone.
L’INDAGINE – Ci vorranno mesi per capire cosa ha causato l’incidente in elicottero costato la vita a Kobe, alla figlia Gianna e alle altre sette vititme, hanno voluto sottolineare gli investigatori federali. L’elicottero ha perso quota ed è precipitato per circa un minuto prima di schiantarsi. Stava viaggiando a più di 2.000 piedi al minuto prima dell’impatto. “Sembra che l’elicottero fosse ancora integro quando si è schiantato al suolo”, ha dichiarato Jennifer Homendy, del National Transportation Safety Board. Sempre dalle indagini è emerso che il velivolo non era dotato del TAWS, un sistema di allarme che avvisa il pilota quando c’è un rischio di impatto con il suolo. Non è chiaro, comunque, se la dotazione di questa strumentazione avrebbe evitato l’incidente che ha ucciso i nove membri dell’equipaggio.
© Riproduzione riservata