Un urlo di gioia dopo 5 anni di tensione. Marina Conte, la mamma di Marco Vannini, dopo aver appreso la sentenza, che rinvia a nuovo processo Antonio Ciontoli, si è abbandonata al pianto e alle urla per la felicità. È stato necessario infatti l’intervento delle forze dell’ordine all’interno della Cassazione per evitare la ressa dei giornalisti e dei numerosi amici e conoscenti presenti al palazzaccio. “Nessuno mi ridarà mio figlio, ma è giusto che qualcuno paghi per la sua morte”, ha detto mamma Marina.

“Abbiamo perso tante battaglie, ma quella più importante l’abbiamo vinta noi”. Così Valerio, padre di Marco Vannini, parlando con i giornalisti dopo la sentenza della corte di Cassazione che ha disposto un nuovo processo per la famiglia Ciontoli. “Oggi mi potete fare tutto, anche prendermi a bastonate sono troppo felice”, ha continuato  lo zio di Marco Vannini, Roberto.

“Ciontoli ha seguito passo per passo l’agonia di Marco, pensando solo a salvare il suo posto di lavoro. La morte del ragazzo avrebbe portato via l’unico testimone di quello che è successo nell’abitazione di Ladispoli”, aveva sottolineato nella sua arringa il professore Franco Coppi, legale di parte civile dei familiari di Vannini, chiedendo la riapertura del processo e condanne più severe per Antonio Ciontoli, sua moglie e i due figli. Coppi ha ricordato – nell’aula della Prima sezione penale della cassazione gremita di pubblico – che Vannini “è stato colpito da un’arma micidiale, lo sparo gli ha trapassato cuore e polmone, e una costola, e si è fermato sotto i muscoli del petto. Il cuore di Marco ha continuato a pompare sangue fino alla fine, si sarebbe salvato se lo avessero soccorso, come ha riconosciuto con onestà lo stesso consulente della difesa”, ha aggiunto il legale.

Intanto fuori al Palazzaccio in tanti hanno atteso la sentenza. Saputa la notizia della decisione sono partiti gli applausi al grido di “giustizia”, poi il caloroso abbraccio con la famiglia Vannini. “Non in mio nome. Giustizia per Marco”. È questa la frase stampata su uno striscione con la foto di Marco Vannini, e che è stato esposto in piazza Cavour. Le persone accorse hanno intonato in coro il nome della mamma di Marco. “Marina, Marina”, ha sillabato la folla mentre la donna, emozionata e con le lacrime agli occhi, stava rispondendo alle domande dei giornalisti.

“Marco avrebbe detto a tutti grazie per quello che state facendo e per come sostenete la mia famiglia – ha detto Marina lasciando il tribunale – Voglio bene a tutti. Esiste ancora un’Italia per bene”.

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