A poche settimane dall’inizio dell’anno, si registra l’ennesimo decesso per infurtinio sul lavoro. Nel pomeriggio di oggi un operaio di 56 anni ha perso la vita dopo essere precipitato da una scala sulla quale stava lavorando per sistemare la canna fumaria di un appartamento via di Luther King, al primo piano di una palazzina nei pressi del lungomare di Porto Recanati, in provincia di Macerata.

Secondo le prime ricostruzioni, la scala era appoggiata al balcone, a un’altezza di circa 4 metri, e per causa ancora non chiare è caduta all’indietro e finendo contro le scale della palazzina.

Immediato l’intervento dei soccorritori del 118, ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo per aver battuto violentemente la testa contro i gradini.

Con il nuovo anno, si spera che non si registri o superi il drammatico dato del 2021. Lo scorso anno, infatti, sono morti 1.404 lavoratori per infortuni sul lavoro, di questi 695 sui luoghi di attività, mentre i rimanenti hanno perso la vita per un incidente ‘in itiniere’, vale a dire nel tragitto verso o dal posto di lavoro. Nel computo non sono finiti i decessi per casi di Covid.

In tutto il 2021, l’Inail ha ricevuto oltre 1100 denunce per infortuni mortali. Ma nei dati Inail non sono finiti gli infortuni morali dei lavoratori non assicurati o irregolari. Il settore dove si registrano più decessi è l’agricoltura: 30,22 per cento del totale dei casi e di questi ben il 75 per cento ha riguardato lavoratori schiacciati dal trattore.

Redazione

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