È morto Fausto Gresini. L’ex pilota due volte campione del mondo, diventato un team manager di successo nel motomondiale, aveva 60 anni. A dare la notizia, il team da lui fondato e di cui era anche il manager.

“La notizia che non avremmo mai voluto dare, e che purtroppo siamo costretti a condividere con tutti voi”, si legge nella nota. “Dopo quasi due mesi di lotta contro il Covid, Fausto Gresini è purtroppo scomparso, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni. Ciao Fausto”.

Gresini era ricoverato dallo scorso dicembre presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna, per complicazioni legate al Covid. “Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarlo”, si legge nella nota.

Ieri sera era già circolata la notizia della sua morte, smentita dal team e dai familiari. Due volte campione del mondo nella classe 125 (1985 e 1987), Gresini si era ritirato alla fine della stagione 1994.

Le sue capacità di manager lo hanno portato più volte a trionfare nel motomondiale: la sua squadra vince il titolo mondiale della 250 con il giapponese Daijiro Kato nel 2001, ma anche nel 2010 in Moto2 con Toni Elias, in Moto3 con Jorge Martin nel 2018, addirittura nella nuovissima MotoE con Matteo Ferrari nel 2019. E’ sempre Gresini a portare in MotoGP Marco Simoncelli, la speranza del motociclismo italiano scomparsa morto a 24 anni durante il Gran Premio della Malesia, sul circuito di Sepang, nel 2011.

Redazione

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