I 42 km assieme al fratello Dario
Morto Franco Leo, tetraplegico che in carrozzina ha corso la Maratona di New York: così aveva coronato il suo sogno

Dieci giorni fa, domenica 6 novembre, aveva coronato il suo sogno: correre la maratona di New York, in carrozzina, perché affetto da tetraparesi spastica. Mercoledì Francesco Leo, 53enne di Bellizzi, in provincia di Salerno, è morto per complicanze legate alla malattia.
A New York Franco, come veniva chiamato in città il pittore, era volato assieme al fratello Dario, che con lui ha corso i 42 chilometri e 195 metri per le strade della ‘Grande Mela’ spingendolo in carrozzina per il percorso. Un sogno, quello di Franco, realizzato grazie all’aiuto della comunità di Bellizzi e dei social: così è arrivato il supporto di uno sponsor, l’imprenditore e Ceo della Isolkappa Giuseppe Rinaldi, e la costruzione di una carrozzina speciale da parte di un artigiano di Reggio Emilia, che consentisse a Franco di poter affrontare con comodità le diverse ore di maratona.
Franco e il fratello Dario avevano attraversato 7.118 km solo per partecipare alla più importante e famosa maratona dell’anno, da sempre il suo sogno.
Di ritorno dagli Stati Uniti, per Leo il Comune aveva organizzato in suo onore una festa. E proprio il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, ha comunicato via social la sua scomparsa: “Ciao Testa dura. Franco Leo, amico della nostra comunità non è più tra noi. Un abbraccio alla Mamma Lucia e al Papà Vito. Ad Antonio, Dario, Renato e Annamaria un sentito cordoglio e vicinanza. Questa città gli ha voluto e ti vorrà sempre bene. Grazie Franco per tutte le gioie che ci hai regalato. Non ultimo il Sognoattivo. Una felicità condivisa con tanti di noi vederti correre alla Marathon NewYork City 2022. Ciao amico mio“.
Commovente il messaggio con cui il fratello Dario ha annunciato la scomparsa di Franco sui social, sul profilo dell’associazione SognoAttivo: “Te ne sei andato così, in una sera di pioggia. E come avviene proprio nei giorni di pioggia, ci lasci sgomenti, infreddoliti, tristi. Ciò che mi rende sereno è che il cielo ha voluto regalarti, pochi giorni prima della tua fine, il tuo sogno tanto atteso“, le parole del fratello.
“Non trovo parole per descrivere il vuoto che lasci in ognuno di noi, ma, mi permetto, il vuoto in me è immenso perché in questi ultimi due anni siamo stati più uniti che mai: tu la mente, io le tue gambe. I nostri allenamenti, i piccoli viaggi per poter partecipare alle varie maratone, le risate, le interviste, le fotografie. Fratello mio, te ne sei andato felice di aver trascorso dei giorni meravigliosi. Hai lasciato in tutti noi la voglia di non arrendersi mai. Sarai sempre con me, mi guiderai e mi darai la forza di portare avanti il sogno attivo di tanti altri ragazzi che hanno preso ispirazione dalla tua testa dura. Ti voglio bene Franco“, conclude Dario.
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