È stato un pioniere del rock, uno dei primi “guitar hero”, tra i più grandi chitarristi di sempre. Jeff Beck è morto mercoledì all’età di 78 anni dopo “aver contratto improvvisamente la meningite batterica“, ha confermato il suo entourage nella serata di ieri.

La sua famiglia chiede privacy mentre elaborano questa tremenda perdita”, si legge in una breve nota apparsa sui profili social del chitarrista inglese.

Inserito nella Rock and Roll Hall of Fame sia come artista solista che come membro degli Yardbirds, band leggendaria dove nel 1965 sostituì l’altro mito della chitarra Eric Clapton (su suggerimento di Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin), ha vinto in carriera otto Grammy, ha ricevuto l’Ivor Novello per l’eccezionale contributo alla musica britannica e aveva assicurato per 7 milioni di sterline le sue “magiche” dita.

Ma Jeff sopratutto è stato capace di influenzare in maniera epocale movimenti come il jazz rock, il punk e l’heavy metal, dimostrando in carriera di essere un pioniere e un innovatore.

 

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Dopo gli Yardbirds, dove militare per 20 mesi, nel 1966 fonda una nuova band chiamata Jeff Beck Group, con la prima formazione che vede Rod Stewart alla voce e Ron Wood al basso (diventerà poi la seconda chitarra dei Rolling Stones), dando vita ad una serie di lavori considerati antesignani del genere heavy metal.

Quindi negli anni ’70 l’incontro col jazz. Sono anche quelli del clamoroso rifiuto ai Rolling Stones, quando Jeff disse no alla band di Mick Jagger e Keith Richards che cercava un sostituto per Mick Taylor: “Sarei diventato ricco, ma non felice”, disse Beck.

Seguono poi anni di sperimentazioni, con maggiori influenze fusion, e tantissime collaborazioni anche con artisti pop, tra alti e bassi di classifica. Lo scorso anno ad affiancarlo sul palco in alcune date c’era anche l’attore Johnny Depp, con cui ha realizzato l’album “18” contenente brani dello stesso Depp e cover. Si è classificato al quinto posto nella lista della rivista Rolling Stone dei “100 migliori chitarristi di tutti i tempi”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.