Dopo Antonio Condurro, figlio di Michele dell’Antica Pizzeria di Napoli ai Tribunali, la città perde una seconda istituzione nel mondo della pizza. È scomparso nella notte Nicola Di Matteo, figlio di Salvatore Di Matteo, che con il padre e il fratello Gennaro fondò nel 1936 la pizzeria di via Tribunali a Napoli che porta il loro nome e che ancora oggi è una istituzione della città.

Uno ‘status’ riconosciuto nel 1997 quando, in occasione del G7 a Napoli, l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton si recò proprio da Di Matteo per gustarsi una pizza a portafoglio.

Clinton, impegnato nei lavori del G7 che riuniva i grandi della Terra, stravolse i piani per poter girare Napoli da turista per qualche ora: tra una visita a piazza Plebiscito e un giro nei vicoletti del centro storico partenopeo, il presidente USA si fermò ai Tribunali davanti alla pizzeria della famiglia Di Matteo per gustarsi una delle celebri pizze ‘a portafoglio’, accompagnata da una classica Coca Cola.

In una foto rimasta nella storia si vede appunto Clinton e Nicola Di Matteo, che divertito osserva il presidente statunitense nel suo locale mentre assaggia la pizza.

Nata inizialmente come friggitoria e pizzeria d’asporto, la pizzeria negli anni ’60 subisce una prima e profonda trasformazione con il lavoro proprio di Nicola e del fratello Gennaro, che modernizzano il locale. Di Matteo nel volgere di pochi anni diventa infatti una pizzeria su due livelli capace di coprire circa 100 posti a sedere, la più grande della zona dei Tribunali. La sua fama cresce sempre più, tanto da ospitare decine di vip, italiani e non, fino al ‘boom’ con la visita del presidente americano Bill Clinton nel 1997.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.