La movida torna a tormentare la Capitale, dopo mesi di restrizioni anti Covid. Episodi di risse e scorribande di giovani che hanno portato a controlli mirati nei luoghi maggiormente interessati dal fenomeno. A Campo De’ Fiori, una delle piazze del divertimento notturno della città, arriveranno le telecamere, richieste (e pagate) dai commercianti: un progetto pilota che poi potrebbe coinvolgere anche altre zone.

Il Campidoglio sta però valutando delle misure più stringenti, sempre con l’obiettivo di contenere la movida molesta.

LE MISURE ALLO STUDIO DEL CAMPIDOGLIO

L’idea è quella di vietare la vendita degli alcolici dopo le 18, anche delle bevande da asporto dai mini market: non c’è ancora nulla di concreto, come spiega l’assessore al Commercio del Comune Andrea Coia, ma è necessario intervenire con azioni incisive. Con una misura di questo tipo verrebbero però penalizzati anche i piccoli supermercati nel raggio di 400 metri e chi si reca a fare la spesa dopo il lavoro, perché non c’è una categoria che racchiuda solo i mini market: si sta quindi ragionando se spostare il divieto alle ore 20. “È un equilibrio difficile- sottolinea Coia- ma è evidente che qualcosa vada fatto”.

Una decisione su questo e anche altri interventi, che potrebbero effettivamente tradursi in azioni concrete, verrà presa nel giro di una settimana o dieci giorni. La richiesta al Campidoglio è arrivata in particolare da Confesercenti: “Ma stiamo dialogando con loro e con diverse sigle sindacali da sempre– spiega Coia- per mettere in campo delle misure che permettano alle attività di ripartire, senza perdere di vista la salute e la sicurezza dei cittadini.”

Uno spritz non si nega a nessuno, ma se i ragazzi scelgono di ubriacarsi in pubblica piazza, allora parliamo di un fenomeno sociale su cui il Comune può intervenire fino a un certo punto e che andrebbe osservato sotto diversi aspetti” sottolinea l’assessore al Commercio Coia.

 

Mariangela Celiberti

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