È l’ultima trovata del miliardario, tanto geniale e visionario quanto discusso e, come definito apertamente in un recente editoriale su The Atlantic, un “attivista di estremista di destra”. Parliamo ancora una volta di Elon Musk, boss di Tesla e SpaceX e, più recentemente, del social network Twitter.

L’eccentrico imprenditore sudafricano ha infatti deciso improvvisamente di smantellare il Trust and Safety Council, ovvero il comitato per la sicurezza del social. La notizia è stata riportata e non smentita dal Washington Post, il celebre quotidiano di proprietà del ‘rivale’ Jeff Bezos, numero uno di Amazon. Per il giornale della capitale si tratta “dell’ultimo segnale che Elon Musk sta distruggendo anni di lavoro e istituzioni create per rendere il social network più sicuro e civile”.

I quasi cento consiglieri del Council sarebbero stati liquidati con una mail firmata “Twitter” il cui oggetto era “Grazie”. Nel testo i destinatari venivano informati che il comitato non era più “la struttura migliore” per ottenere “valutazioni indipendenti sui nostri prodotti e sulla politica di sviluppo della piattaforma”.

Il comitato per la sicurezza del social era stato fondato dalla società nel 2016 per rispondere all’emergenza legata ai discorsi di odio sulla piattaforma: ne facevano parte esperti e organizzazioni indipendenti che per sei anni hanno lavorato per garantire da una parte la libertà di espressione degli utenti, d’altra la sicurezza della piattaforma.

Evidentemente un ostacolo per Musk, che ha sempre sottolineato di aver acquistato Twitter (per la cifra monstre di 44 miliardi di dollari) con l’obiettivo di garantire la libertà di espressione per tutti, secondo l’imprenditore violata dalle regole restrittive del social che avevano tra le altre cose portato al ban di Donald Trump, considerato ispiratore delle violenze di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 da parte dei suoi supporters e recentemente ‘sbloccato’ dallo stesso Musk con un sondaggio-farsa.

Libertà che a Musk non piace quando viene criticato. È il caso della reazione piccata dell’imprenditore quando un utente del ‘suo’ social ha pubblicato su Twitter i video della clamorosa contestazione subita dal miliardario durante lo spettacolo teatrale dell’attore Dave Chappelle. Invitato sul palco del Chase Center di San Francisco, Chappelle aveva chiesto al pubblico di fare “un applauso all’uomo più ricco del mondo”.

Dalla platea la reazione è stata spiazzante: urla e fischi di disapprovazione è stata la risposta alla vista di Musk, proseguiti per minuti e non permettendo all’imprenditore di proferire parola. Tanto che lo stesso Chappelle ha ironizzato sulla situazione con una battuta: “Sembra che qui tra il pubblico ci siano quelli che hai licenziato”.

Quando il video della contestazione è stato pubblicato su Twitter, l’account che per primo lo aveva postato è stato bloccato dalla piattaforma. Musk ha tentato di minimizzare l’accaduto spiegando che “tecnicamente sono stati 90 per cento di applausi e 10 per cento di buu, ma per me sono stati tanti lo stesso, perché è la prima volta che mi succede nella vita reale”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia