Il nuovo “Chief Twit” non vuole perdere tempo. Elon Musk dopo l’acquisizione per 44 miliardi di dollari di Twitter è subito passato all’azione. La prima mossa è quella di modificare i parametri di accesso alla “spunta blu”, ovvero il segno che contraddistingue gli account verificati dal social network, che siano di celebrità, aziende o membri delle istituzioni più disparate.

Secondo il giornalista americano Casey Newton, fondatore di The Platformer, l’ipotesi al vaglio dei vertici è quella di rendere la “spunta” a pagamento: per ottenerla sarà necessaria l’iscrizione a Twitter Blue, l’abbonamento a pagamento lanciato un anno fa.

E sempre sul tema arriva una doccia fredda, perché il Twitter “a pagamento” passerebbe dagli attuali 4,99 dollari al mese a 19,99 dollari. Musk, secondo quanto riferito da Newton, avrebbe chiesto ai dipendenti dell’azienda tempi brevissimi per introdurre la novità: il cambiamento dovrà essere ufficiale entro il 7 novembre. Gli utenti già “verificati” avrebbero quindi 90 giorni per iscriversi a Twitter Blue e ottenere nuovamente la “spunta”.

Non è l’unica novità in cantiere. Musk dopo aver fatto fuori alcuni membri del board di Twitter, come l’ormai ex Ceo Parag Agrawal o il Cfo Ned Segal, sarebbe pronto a tagliare fortemente la forza lavoro. Secondo indiscrezioni del Washington Post nel mirino ci sarebbe il licenziamento del 25% dei 7500 dipendenti.

Una sforbiciata su cui sta lavorando Musk e i suoi fedelissimi nel quartier generale di Twitter a San Francisco. Ruolo chiave in questa ‘missione’ è quello di Alex Spiro, legale che rappresenta Musk da diversi anni. Spiro sta assumendo un ruolo attivo nella gestione di diversi team di Twitter, tra cui il team legale, quello delle relazioni governative, delle policy e del marketing.

L’obiettivo di fondo è quello di massimizzare il potenziale della società: secondo Musk infatti il valore di Twitter è altamente sotto il suo potenziale e un domani l’azienda potrà vale quanto ‘giganti’ come Facebook e TikTok.

Sullo sfondo c’è la grande partita del proprietario di Tesla e SpaceX, ovvero trasformare Twitter in una Super App, chiamata “X”, una piattaforma in grado di offrire una moltitudine di servizi, dai micropagamenti al social networking, fino all’e-commerce.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.