Per la seconda volta la Fiorentina sbanca il Maradona, e se a gennaio una roboante vittoria aveva messo fine alla Coppa Italia degli azzurri, quella di domenica può mettere la parola fine ai sogni scudetto del Napoli. È un campionato dall’andamento claudicante in vetta, dove la capolista Milan raccoglie appena due punti tra Bologna e Torino. Ma la squadra di Luciano Spalletti ha di nuovo fallito l’appuntamento decisivo, perdendo la quinta partita casalinga in campionato. Manca l’abitudine a vincere tra gli azzurri; contro la Fiorentina, centrocampisti annebbiati ed esterni d’attacco inconcludenti hanno regalato campo e occasioni ai viola, dando la sensazione di soffrire la pressione e l’importanza del match.

In una stagione in cui le favorite Juve e Inter hanno stentato, sarebbe stato decisivo per il Napoli avere in rosa un po’ d’esperienza in più. La Serie A, come la Champions, è ancora un Paese per vecchi, se a giocarsi il titolo sono Dzeko e Giroud mentre Benzema e Albiol sono i protagonisti della Coppa. Aurelio De Laurentiis non la pensa così, invece: per lui, il francese era vecchio cinque anni fa e lo spagnolo “ci fa un favore ad andarsene”. Al suo Napoli servono giovani di talento per fare plusvalenza, e pazienza se non basta per vincere. Contro la Roma è l’ultima spiaggia per Luciano Spalletti, e speriamo che sia lunghissima come nella canzone di Alan Wurzburger. Per De Laurentiis, invece, gli esami non finiscono mai. Il Bari è un dilemma, perché il figlio Luigi si è affezionato troppo alla sua creatura, e la lotta in famiglia rischia di allungare pericolosamente i tempi di vendita di uno dei due club entro il 2024. De Laurentiis deve riflettere anche sullo stadio Maradona, che il comune ha inserito nell’elenco dei primi 600 immobili consegnati al “Comparto Napoli” di Invimit. L’obiettivo dell’accordo, esteso a circa 30.000 immobili di proprietà comunale, cioè tutti tranne le case popolari, è la valorizzazione del patrimonio, come ha pudicamente precisato il sindaco Gaetano Manfredi.

Ma la verità è che si tenterà di vendere tutto quello che si può e di mettere a reddito in resto. È il Patto per Napoli, bellezza! L’esperienza, però, suggerisce prudenza. Negli ultimi dieci anni di disastro arancione si è tentato di vendere il patrimonio disponibile senza alcun risultato apprezzabile, e pare molto complicato che dal Maradona Invimit riesca a tirar fuori un solo euro se l’interlocutore rimarrà De Laurentiis, che non ha ancora pagato nemmeno una rata del nuovo canone concessorio. Su tutto aleggia infine la minaccia fantasma, il ritorno del Sindaco a Distanza Luigi de Magistris, che ha annunciato trionfante la sua candidatura alle politiche, in un campo largo (ahia!) del “non siamo né di destra né di sinistra”. Il tutto a cavallo dell’inevitabile libro agiografico, dell’imprescindibile coalizione sociale, politica e popolare, e soprattutto di uno “stile diverso”, perché “io mi facevo toccare”.