Sono circa 200 e vogliono lavorare, andare in prima linea e dare il loro supporto in questa fase critica dell’emergenza coronavirus. I neo-medici di Napoli lanciano il loro appello all’Ordine della Categoria e alle autorità affinché venga loro permesso di unirsi ai colleghi per contrastare la pandemia e la penuria di personale, sempre più sfiancato da turni massacranti e dai nuovi contagi. E solo qualche giorno fa il governatore campano Vincenzo De Luca aveva rinfacciato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Signor presidente Conte, le ricordo che avevamo chiesto l’invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri. Ad oggi sono arrivati solo 22 medici e 81 infermieri”. Sulla piattaforma online change.org i neo-medici avevano lanciato la petizione “Non lasciateci a casa”.

Proprio dopo le partole del Presidente della Regione la mobilitazione si è rinvigorita. È questione di ore il raggiungimento delle 15mila firme che la petizione si era proposta di raggiungere. L’appello è rivolto al ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente della Campania Vincenzo De Luca e al Presidente dell’OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri) di Napoli Silvestro Scotti. “A scrivervi sono i neo-medici che proprio in questi giorni stanno conferendo il diploma di laurea abilitante in Medicina e Chirurgia, e che sono pronti ad immergersi nel mondo del lavoro, da noi tanto sognato e per il quale ci siamo sacrificati lungamente e duramente, con tutta la passione e la forza che abbiamo – si legge nel testo – Per tale motivo, riteniamo VERGOGNOSO il voler rimandare l’iscrizione (e il conseguente esercizio alla professione) di più di 150 medici, pronti a fare la loro parte, di 2 mesi a causa delle convocazioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche delle elezioni dell’Ordine dei Medici di Napoli!”

Ai microfoni di SkyTg24 Carla Fasano, autrice della petizione, ha commentato: “Siamo circa 200. Laureati e abilitati secondo il nuovo ordinamento. Purtroppo non possiamo esercitare perché non possiamo iscriverci all’Ordine di Napoli. E invece saremmo utili nelle Usca, alle guardie mediche, nel fare tamponi e nel dare una mano sulle ambulanze, fare quell’assistenza di base che in questo momento potrebbe essere molto utile”. E a questo proposito i neo-medici chiedono l’iscrizione all’Ordine, la chiedono al Presidente. “Come medici abilitati siamo pronti – aggiungono – abbiamo fatto un percorso di ben sei anni, con dei tirocini che ci hanno abituato al peggio”.

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