Il genio della moda aveva 88 anni
Napoli piange Ciro Paone, padre del brand Kiton e leggenda della sartoria made in Italy

Il mondo della moda e Napoli perdono un grande protagonista: Ciro Paone, 88 anni, è morto nella sua città, la scorsa notte, nella sua casa alla Riviera di Chiaia. Una leggenda, come si legge da più parti in queste ore, e questa volta senza retorica: perché quella di Paone è stata una traiettoria irripetibile, una personalità professionale e imprenditoriale senza paragoni. Paone ha fondato lo storico brand di sartoria Kiton: cinque siti produttivi in Italia, 800 dipendenti, 54 boutique monomarca e 73 Paesi serviti. Era un imprenditore creativo e carismatico. Apprezzato oltre che per la sua professionalità anche per la sua simpatia. Ha portato la sua originalità e la tradizione della sartoria napoletana a un livello globale: questo il suo più grande orgoglio.
Paone, a soli 17 anni, aveva seguito lo zio commerciante di tessuti in Venezuela. Questo sulla fine degli anni ’50. E lui capì che il mondo della moda e del commercio stava cambiando: lo capì a piazza Mercato, nel cuore di Napoli, dove commerciava tessuti. Aveva quindi fondato la sua azienda di “abiti speciali e mai monotoni” a Secondigliano, periferia nord. Partì da un laboratorio per una piccola produzione di cappotti con l’etichetta CiPa: acronimo dalle sue iniziali. Il battessimo del brand Kiton, quello che lo ha reso famoso in tutto il mondo, nel 1968; ispirato dalla toga (“chitone”) degli aristocratici greci. E sicuramente più adatto al mercato internazionale.
Dalle collezioni maschili la sua attività allargò gradualmente all’universo femminile e al luxury sportswear. Un luogo iconico la sede della sua Kiton ad Arzano, alle porte del capoluogo di Regione campano. Il brand oggi vanta 73 show-room in tutto il mondo, cinque soltanto in Italia. Il motto con il quale ha guidato la sua azienda: “Il meglio del meglio più uno”. Paone aveva voluto investire anche nella formazione di nuovi artigiani con una scuola interna proprio a quella sede storica.
Andava inoltre particolarmente fiero di aver comprato nel 2013 il Palazzo Gianfranco Ferrè di via Pontaccio, nel cuore del quartiere Brera a Milano, oggi Palazzo Kiton e sede dell’azienda. Sempre a Milano è stata da poco inaugurata una nuova boutique in via Sant’Andrea, la strada nel quadrilatero della moda. Paone fu insignito del titolo di Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 1999.
Al Pitti si era presentato in carrozzina, fiero nonostante la malattia, dalla quale non si era mai lasciato piegare. A lui “Pitti Immagine” aveva inoltre dedicato una mostra a Palazzo Gerini intitolata “Due o tre cose che so di Ciro”. L’azienda oggi è gestita dalle sue figlie Giovanna e Raffaella e dai nipoti Antonio, Silverio e ancora Antonio. “Le maestranze dei 7 opifici sparsi in tutta Italia — si legge in una nota — sono rimasti attoniti e hanno già raggiunto il capezzale di un uomo che per tutti rappresentava più di un imprenditore. Da sempre accoglieva i dipendenti con passione stimolandone la grinta e la voglia di lavorare sempre con il massimo della cura e dell’amore, ricordando il motto con il quale ha guidato l’azienda: ‘Il meglio del meglio più uno’”.
I funerali si terranno venerdì 19 ottobre presso la Ciro Paone Spa ad Arzano, a Viale delle Industrie. Presso la stessa sede sarà allestita a partire dalle 7:30 di mattina la camera ardente per l’ultimo saluto. “Un uomo, un padre, un visionario, un genio, un mito, grazie Ciro”, il messaggio pubblicato sulla pagina Instagram di Kiton insieme con alcuni aforismi dello stesso Paone come: “Se non stessi già facendo questo lavoro, pagherei volentieri per farlo” e “non sono mai sceso a compromessi sulla qualità” e la definitiva “il mio più grande motivo di orgoglio è aver restituito dignità alla professione sartoriale”.
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