Lunedì 19 Dicembre (ore 18,30) Napoli recupera un bene storico dismesso di enorme valore. Si tratta della cappella Pappacoda, uno dei rari esempi di tardo gotico napoletano, vero e proprio gioiello storico-artistico del centro storico, patrimonio dell’UNESCO, inaccessibile a turisti e cittadini da oltre dieci anni.

L’iniziativa è frutto di un’intesa tra il parroco don Salvatore Giuliano della basilica di San Giovanni Maggiore e una rete di associazioni, capeggiate da Aidacon, che hanno finanziato la riapertura e l’inizio del restauro: Fitel Campania, Round Table, Punto e a Capo, Opportunity, Volt e Storie di Napoli. Al taglio del nastro interverranno autorità e istituzioni, compreso il sindaco Manfredi.

Per i venti anni di Aidacon, che ricorrono proprio in questo periodo – precisa Carlo Claps, presidente dell’ente – intendiamo regalare per Natale qualcosa di speciale alla nostra città. Con i tanti amici, sostenitori e testimonial abbiamo finanziato i lavori di riapertura e messa in sicurezza della Cappella e ora la riapriremo con un concerto gospel di Natale, con la partecipazione straordinaria di Sal da Vinci e con visite guidate notturne a cura delle guide dell’associazione Muna.”

Soddisfatto Davide D’Errico, fondatore di Opportunity onlus: “La prima volta che siamo entrati qui c’erano polvere e immondizia: dopo mesi di lavori, centinaia di volontari e una grande rete di associazioni, siamo pronti per restituirla alla bellezza che le appartiene. Una volta ristrutturata e messa in sicurezza, la cappella Pappacoda sarà destinata ad iniziative culturali, musicali e sociali, con lo scopo finale di includere soprattutto i più piccoli, gli scugnizzi della città, in progetti meritevoli e quindi di sottrarli alla strada”. 

Tra i promotori dell’iniziativa anche Danilo Zanghi, residente della zona: “Per realizzare questo sogno abbiamo deciso di lanciare una grande campagna di raccolta fondi, che non interromperemo, questo è solo l’inizio e occorrono ancora tempo e risorse per il completo restauro. La cappella Pappacoda è un bene della città ed ha bisogno di noi per non tornare nel degrado. Doniamo tutti insieme con un unico, grande obiettivo: far risplendere il centro storico della nostra città.”

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