L'allenatore non ha trovato la Panda fuori l'albergo dove vive
Napoli, rubate le auto di Spalletti e della moglie di Demme: ma non ci sono collegamenti
E’ uscito dall’albergo in cui attualmente risiede e non ha trovato l’auto parcheggiata la sera prima. Disavventura per l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti che nella giornata di venerdì 15 ottobre, ha denunciato il furto della Fiat Panda che utilizzava per raggiungere il centro sportivo di Castel Volturno (Caserta) dall’hotel Britannique che si trova lungo il corso Vittorio Emanuele a Napoli.
Sull’episodio, riportato per primi dai colleghi di AreaNapoli.it, sono in corso le indagini della polizia che ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Esperienza sgradevole anche per la moglie del centrocampista italo-tedesco Diego Demme: tre giorni fa (martedì 12 ottobre) nei giorni scorsi la donna ha subito il furto della sua 500 Abarth nella zona del Parco Virgliano a Posillipo.
Dai primi accertamenti non sarebbero emersi collegamenti tra i due episodi. A Napoli negli ultimi mesi le denunce di furto di auto sono sensibilmente aumentate. Così come le segnalazioni di vetture aperte e razziate anche per portare via pochi spiccioli o oggetti di scarso valore.
In passato sono stati diversi i giocatori del Napoli coinvolti in rapine, scippi di orologi di valore e furti in casa. Dalla Martina, moglie di Marek Hamsik (rapinata della sua Bmw X6) a Yanina Screpante, ex di Ezequiel Lavezzi (Rolex scippato in via Petrarca). Poi furti in casa di Cavani, Milik Zuniga, Zalayeta. Una serie di episodi che portarono all’epoca un collaboratore di giustizia, Salvatore Russomagno, a collegare gli episodi al mondo ultrà intenzionato a punire i giocatori che non partecipavano alle manifestazioni organizzate dai tifosi.
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