“Napoli Svelata” è un format del Riformista dedicato alla riscoperta dei luoghi più belli e sconosciuti del capoluogo partenopeo. Un viaggio visivo e narrativo che prova ad evitare il rischio di emulare qualcosa di già prodotto centinaia di volte o di incappare nel facile stereotipo su una delle città del mondo più martoriata dai suoi luoghi comuni narrativi. Il titolo del format richiama la “Napoli Velata” del celebre film di Özpetek girato a Napoli. Il velo che il regista turco ha voluto togliere a Napoli, con l’inevitabile ‘costrizione’ della sintesi cinematografica, è lo stesso velo che vogliamo provare a togliere passeggiando per le strade insolite di Napoli, di volta in volta accompagnati da un Virgilio diverso che sappia raccontare i luoghi della città da angolazioni diverse. Non soltanto intese come traiettorie fisiche ed architettoniche. L’obiettivo è duplice. Innanzitutto provare a svelare in modo diverso (meno convenzionale e meno superficiale nel senso più letterale del termine) la Napoli più nota (quella della Cappella San Severo o della Certosa di San Martino). E poi provare a rivelare i luoghi meno noti, messi ai margini dalle abituali elencazioni delle principali guide alla città. Quei luoghi ‘nascosti’ tra i mille anfratti di una città che ha dentro di sé mille città diverse oltre che “mille culure”.