Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato un decreto di concessione della grazia in favore dell’ex leader della Lega Nord Umberto Bossi. L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, in riferimento a fatti commessi nel 2011. In occasione di un comizio ad Albino, in provincia di Bergamo, Bossi aveva definito l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “terrone”, rivolgendo nei suoi confronti anche il gesto delle corna.

LA NOTA DEL QUIRINALE – A seguito del provvedimento della magistratura di sorveglianza Bossi è stato affidato in prova al servizio sociale. In una nota del Quirinale si legge: “Nel valutare la domanda di grazia, in ordine alla quale il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato un avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale, delle condizioni di salute del condannato.

LA REAZIONE DI NAPOLITANO – Sul caso è intervenuto lo stesso presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’ex inquilino del Colle ha dichiarato di non avere nei confronti di Bossi “alcun motivo di risentimento”.

LA GIOIA DI BOSSI – “Sono molto contento, ringrazio sia il presidente della Repubblica Mattarella, che il presidente Napolitano” ha commentato l’ex leader della Lega Nord. “Ringrazio inoltre la Magistratura di sorveglianza di Brescia che nelle more del provvedimento di grazia mi aveva autorizzato a svolgere le mie funzioni di parlamentare” ha aggiunto.

 

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