Il 4 aprile 1949 fu firmato il Trattato del Nord Atlantico, che istituì di fatto la Nato. A distanza di 75 anni, e soprattutto dallo scoppio della guerra in Ucraina – invasa dalla Russia, l’Alleanza Atlantica ha ritrovato importanza e centralità. Un concetto rimarcato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con un messaggio ha voluto ricordare l’anniversario. “L’attuale contesto internazionale, drammaticamente segnato dal riemergere di pulsioni belliche e da minacce alla sicurezza, rende opportuna una riflessione circa la ricorrenza odierna: 75 anni fa, infatti, un gruppo di Paesi conclusero il Trattato dell’Atlantico del Nord. Fu un’autentica svolta, dettata dalla determinazione a rendere sicura la pace, a creare uno spazio di collaborazione e di mutua assistenza, a tutelare l’insopprimibile diritto all’autodifesa individuale e collettiva. Oggi, con il ritorno della guerra nel continente europeo, si comprende appieno la lungimiranza di quella scelta”.

L’importanza della Nato nei 75 anni

Una scelta lungimirante, quindi. Quella di 75 anni fa da parte di alcuni Stati fondatori, così come quella intrapresa da altri Paesi negli scorsi mesi, quando sono entrati a far parte dell’Alleanza. “La recente adesione di Finlandia e Svezia alla Nato conferma che permane intatto l’anelito alla libertà, all’indipendenza, alla pace e alla sicurezza. Per settantacinque anni l’Alleanza ha consentito ai suoi membri di prosperare e crescere nella concordia, consolidandosi quale pilastro essenziale dell’architettura di sicurezza europea” ha ricordato Mattarella. Per il capo dello Stato, “essa si è dimostrata all’altezza delle sfide che ha dovuto affrontare; ha mostrato capacità di adattamento al mutare dei tempi e delle minacce; ha saputo ampliare il ventaglio delle collaborazioni con un numero crescente di Paesi e di Organizzazioni multilaterali; ha svolto un ruolo di stabilità nelle relazioni internazionali”.

Nato, Mattarella e il ruolo dell’Italia

Mattarella ha poi ricordato cosa ha significato per l’Italia, l’ingresso nella Nato: “Dopo le sciagure della dittatura fascista e della guerra, l’adesione al Patto Atlantico costituì per l’Italia una tappa essenziale nel processo di ricongiungimento alla Comunità internazionale. Questa fu, e resta ancor oggi, una scelta rispondente alle prioritarie preoccupazioni dei nostri concittadini”. “Nei settantacinque anni trascorsi da allora, la Repubblica, in piena fedeltà al dettato costituzionale, non ha cessato di partecipare con serietà e dedizione alla vita dell’Alleanza. Orgogliosa fondatrice di questo patto tra Stati liberi e sovrani, essa vi contribuisce in spirito di generosa e solidale collaborazione, assicurando che le sfide provenienti da ogni area geografica ricevano adeguata attenzione, senza alcun atteggiamento di aggressività, rimasta sempre estranea all’Alleanza. Lo testimoniano quotidianamente le donne e gli uomini dei contingenti della Nato impegnati nei diversi quadranti di crisi. A tutti loro desidero manifestare la nostra viva riconoscenza“, ha concluso Mattarella.

Redazione

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