Ue: "Verdetto inaccettabile, sia rilasciato"
Navalny condannato a 19 anni per estremismo, Putin seppellisce in carcere l’oppositore: sorrisi alla lettura della sentenza
Alexei Navalny condannato a 19 anni di carcere per estremismo. La condanna dell’oppositore russo arriva dai giudici del tribunale di Mosca che hanno riconosciuto il 47enne colpevole di aver creato una comunità estremista e di avervi partecipato nonché di aver finanziato attività estremiste, organizzato una comunità estremista, bandi pubblici per attività estremiste e coinvolgimento di minori in attività pericolose per loro.
Nel corso dell’ultima udienza del 20 luglio scorso, il pubblico ministero aveva chiesto inizialmente una pena di 20 anni. Navalny, che sta già scontando da 30 mesi condanne per un totale di 11 anni, sconterà questa ulteriore pena in una colonia a regime speciale nella regione russa di Vladimir.
Un giornalista dell’AFP che ha assistito alla sessione del tribunale in un centro stampa della sua prigione ha riferito che Navalny ha sorriso mentre il giudice leggeva il verdetto e abbracciava un altro imputato prima che la trasmissione venisse interrotta.
Lo scorso 20 luglio lo stesso Navalny si era scagliato contro Vladimir Putin durante il suo intervento spiegando che la Russia “si dibatte in una pozza di fango o sangue, con ossa rotte, con una popolazione povera e derubata, e intorno ad essa giacciono decine di migliaia di persone uccise nella guerra più stupida e insensata del 21esimo secolo”.
“Non volendo poggiare sulla gamba della coscienza – ha detto Navalny – la mia Russia ha fatto alcuni grandi balzi, spingendo tutti attorno, ma poi è scivolata ed è crollata con fracasso, distruggendo tutto ciò che la circondava. E ora sta sguazzando in una pozzanghera di fango o di sangue, non si capisce, con le ossa rotte e la popolazione povera e derubata, circondata da decine di migliaia di morti della guerra più stupida e insensata del XXI secolo. Certo, prima o poi si rialzerà. E sta a noi determinare su cosa poggerà in futuro”.
Dopo la notizia della condanna a 19 anni, il presidente del Consiglio dell’Unione Europea, Charles Michel ha commentato: “L’ultimo verdetto dell’ennesimo processo farsa contro Alexey Navalny è inaccettabile. Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime del Cremlino. Ribadisco l’appello dell’Ue per il rilascio immediato e incondizionato di Navalny”.
Rinchiuso in una cella micro, punito perché ha lavato la faccia prima del previsto
Lo scorso gennaio il portavoce dell’oppositore russo denunciò le condizioni di reclusione: ha dovuto “lottare ferocemente” solo per ottenere i “farmaci di base”, “ha impiegato quattro giorni per avere un po’ più di acqua calda”. La moglie Yulija Navalnaja fece poi un appello su Instagram: “Immagina di essere chiuso in una gabbia di 2 metri per 3 – scrive -, che ti mettano accanto una persona che è già malata, in modo che il tuo raffreddore diventi più forte e in modo che l’influenza si aggiunga al tuo raffreddore. Che ti facciano alzare alle 6 del mattino e ti impediscano di sdraiarti tutto il giorno, anche se hai la febbre alta”.
La cella punitiva dove è stato trasferito “per non essersi lavato la faccia all’ora in cui gli era permesso” aggrava il suo stato di salute già precario dopo l’avvelenamento a cui è sopravvissuto nell’estate del 2020 quando un agente nervino, il Novichock, lo ha ridotto in fin di vita e gli ha lasciato strascichi importanti.
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