La fine dell'oppositore
“Navalny ucciso da Putin”, Europa e Occidente inchiodano il Cremlino sulla morte del dissidente russo

Alexey Navalny è stato ucciso da Vladimir Putin e il regime della Russia. Sono state subito immediate le reazioni dal mondo occidentale sulla morte del dissidente del presidente russo, in carcere da anni. Una notizia circolata in tarda mattinata, su cui ancora non si sa molto. I russi hanno fornito una versione secondo cui si sarebbe “sentito male durante una passeggiata” ma ancora non è chiaro come sia morto Navalny.
Navalny morto, ucciso da Putin
“Dire Navalny è morto’ è sbagliato. Navalny è stato ucciso da Putin è il modo giusto”. Non ha usato mezzi termini il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko. La stessa reazione l’ha avuta il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics: “Qualunque sia il vostro pensiero su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino. Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell’attuale regime russo. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici”.
Navalny, la reazione dell’Europa
Il primo a prendere voce dalle istituzioni europee è stato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai”.
Anche Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento, ha mandato un messaggio, facendo riferimento al premio Sacharov nel 2021. “Il mondo ha perso un combattente il cui coraggio riecheggerà per generazioni. Inorridito dalla morte del premio Sakharov Alexei Navalny. La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la dignità. La sua lotta per la democrazia continua. I nostri pensieri sono rivolti alla moglie e ai figli” ha detto Metsola.
Il messaggio di Stoltenberg
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha reagito: “Sono profondamente triste e preoccupato per le notizie che arrivano dalla Russia sulla morte di Navalny. Tutti i fatti devono essere accertati e la Russia ha domande serie cui dare risposta. Navalny è stata una voce forte per la democrazia, la libertà e la Nato e gli alleati Nato hanno chiesto il suo rilascio immediato per molto tempo. Oggi i miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari. Restiamo impegnati a sostenere quanti credono nella libertà e nella democrazia come Alexey Navalny ha fatto per molti anni”.
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