Una nave da guerra americana e diverse imbarcazioni commerciali sono finite sotto attacco domenica 3 dicembre nel Mar Rosso così come confermato dal Pentagono. Episodi che potrebbero segnare una grave escalation legata alla guerra fra Israele e Hamas. “Siamo a conoscenza di rapporti riguardanti attacchi alla USS Carney e a navi commerciali nel Mar Rosso e forniremo informazioni non appena saranno disponibili”, ha fatto sapere il Pentagono che al momento non ha ancora identificato la provenienza degli attacchi. L’esercito britannico in precedenza aveva spiegato che vi era stato un sospetto attacco di droni ed esplosioni nel Mar Rosso, senza fornire ulteriori dettagli.

Tuttavia, i ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato una serie di attacchi contro navi nel Mar Rosso, oltre a lanciare droni e missili contro Israele dallo scorso 7 ottobre. Il mese scorso i ribelli Huthi hanno sequestrato una nave cargo collegata a Israele, la Galaxy Leader.

Ribelli che hanno rivendicato gli attacchi di oggi, con missili e droni, contro le navi cargo Unity Explorer e Number 9 mentre transitavano nel Mar Rosso. Il portavoce militare degli Huthi, Yahya Sarea, ha dichiarato in un discorso televisivo che gli insorti “hanno condotto un’operazione contro due navi israeliane” nello stretto di Bab el Mandab, identificando le navi come la “Unity Explorer”, battente bandiera delle Bahamas (ma di proprietà della Gran Bretagna), e la “Number 9”, battente bandiera di Panama. “La prima nave è stata attaccata con un missile navale e la seconda con un drone navale”, ha dichiarato il portavoce militare, aggiungendo che l’operazione è avvenuta “dopo che le due navi hanno respinto i messaggi di avvertimento” degli Houthi.

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Redazione

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