Il referto medico di Alessandro Vaccari, 31 anni, volontario del muro della Gentilezza, indica 15 giorni di prognosi: “Mi hanno spinto senza proferire verbo facendomi cadere violentemente a terra, poi mi hanno dato due pugni allo stomaco e al costato. Ho ematomi su tutto il corpo – racconta -, ma a farmi male è anche l’umiliazione subita”. È stato insultato con epiteti omofobi da ‘energumeni in odore di neonazismo’,  come racconta il Corriere della Sera, e preso a pugni e spinte da alcuni tedeschi, in trasferta a Milano per la Lion’s run, un rally di auto di lusso, proprio davanti alla costruzione inaugurata nel gennaio 2020, e gestita dal Tempio del futuro perduto — centro culturale che nel 2023 ha vinto il bando comunale per l’uso in concessione degli spazi abbandonati dell’ex Fabbrica del Vapore —  dove si può lasciare qualsiasi cosa da regalare alle persone meno fortunate.

L’aggressione

I tedeschi  lunedì mattina, attorno alle 10.40, pochi minuti dopo l’apertura al pubblico del servizio, hanno bloccato via Luigi Nono con un tir da cui sono scese numero auto di lusso. Lamborghini, Ferrari e Porsche. Creando disagio ai tanti automobilisti della zona. Da qui la richiesta dei volontari di spostarsi, e la rivendicazione dei turisti di ‘fare in Italia quello che gli pare’. “Ci hanno dato dei comunisti, riempito di insulti omofobi e domandato se il nostro centro culturale non fosse in realtà un bordello per omosessuali”.

Che cos’è il muro della gentilezza

Il Muro della Gentilezza di via Luigi Nono a Milano è un’iniziativa solidale che offre vestiti e beni essenziali ai bisognosi. Un format nato in Iran nel 2015 e diffuso in varie città italiane, promuove la donazione diretta con il motto “Se ti serve prendilo”. Nel corso degli anni ha distribuito oltre mezzo milione di vestiti, 7 tonnellate di giochi, 2.500 coperte, 70 mila mascherine Ffp2, e molti altri beni donati e distribuiti. Il Tempio organizza anche laboratori per le famiglie ucraine, offrendo corsi di lingua italiana e attività ludiche per circa 70 bambini con le loro madri. A Milano, il progetto è stato potenziato dal “Tempio del futuro perduto”, un centro culturale guidato da Tommaso Dapri e gestito dall’associazione Nuovo Rinascimento, il Muro della Gentilezza.

Redazione

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