Le speranze stavano via via affievolendo e pochi si aspettavano che il piccolo Nicola Tanturli, 2 anni, sarebbe stato ritrovato vivo dopo due notti perso nel bosco. Aveva poche speranze anche Danilo Ciccarelli, comandante della stazione dei Carabinieri di Scarperia che per primo ha soccorso il piccolo calandosi giù per una scarpata dopo la segnalazione di un giornalista della Rai, Giuseppe Di Tommaso. Il bambino era in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri ed è stato poi recuperato dal carabiniere che si è calato.

“Mi sono commosso quando ho visto il faccino di quel bambino, con quegli occhioni belli, sgranati, e mi ha detto una sola parola: ‘mamma’. Ho pianto dalla commozione”. Ha raccontato il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia (Firenze), il luogotenente Danilo Ciccarelli, nel corso della conferenza stampa convocata dal sindaco di Palazzuolo sul Senio (Firenze), Gian Piero Philip Moschetti, per fare il punto con la stampa sulle ricerche che hanno portato al ritrovamento del piccolo Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi che si era allontanato la sera di lunedì 21 giugno da un casolare sull’Appennino dove vive con i genitori, Leonardo e Pina, e il fratellino di 4 anni.

“Sentire il piccolo che ha pronunciato la parola ‘mamma’ quando mi ha visto – ha detto il carabiniere – è stato per me il riconoscimento più bello, più grande che potessi ottenere”. Precisando i dettagli del ritrovamento, il luogotenente Ciccarelli ha affermato: “Intorno alle 9 stavo scendendo dal centro di coordinamento delle ricerche insieme al maresciallo Antonio Porfida, comandante della stazione dei carabinieri di Palazzuolo sul Senio, quando stiamo stati fermati da un giornalista della Rai che ci ha riferito di aver sentito un lamento provenire da un burrone. Abbiamo deciso di verificare, anche se in quel punto il terreno era molto scosceso. Mentre scendevo lungo la scarpata, per circa 25 metri, ho chiamato più volte ‘Nicola’, ma il bambino non rispondeva. Arrivato alla fine del burrone ho visto il bimbo in piedi che mi fissava e subito ha detto ‘mamma’ e mi ha abbracciato. Mi si è aggrappato al collo, stretto stretto, e non mi ha più lasciato. Un’altra gioia bellissima è stato quando ho consegnato Nicola nelle braccia della mamma. Oggi sono davvero felice”.

Nicola “aveva solo qualche graffio e la maglietta un po’ strappata, vedendolo ho provato una sensazione bellissima”. Ha continuato Ciccarelli. Il bambino è stato ritrovato in una scarpata a 3 chilometri di distanza dalla sua abitazione, un casolare isolato in mezzo ai boschi dell’Appennino tosco-romagnolo. Una volta lanciato l’allarme i soccorritori sono subito arrivati sul posto e hanno portato il bimbo in ospedale. Dopo una notte di ricerche senza esito, anche con l’ausilio di un aereo dotato di termoscanner, il lieto fine dopo ore di tensione.

Alle ricerche hanno partecipato Vigili del Fuoco, Carabinieri, Soccorso alpino e numerosi volontari, per un totale di quasi 200 persone. “Sono contento e ringrazio tutte le persone che si sono impegnate”. Sono le parole del padre di Nicola Tanturli, ai microfoni del Tg4. È stato un giornalista de “La vita in diretta” a ritrovare il piccolo Nicola Tanturli, risalendo la strada che porta a Quadalto per capire quale fosse stato il percorso del piccolo. Ad un tratto ha sentito un flebile gemito provenire da scarpata sottostante: era il bimbo che piangeva e chiamava la mamma. Il giornalista ha subito allertato un militare dei carabinieri, il luogotenente Ciccarelli, comandante della stazione di Scarperia. Il militare si è calato per 25 metri e ha individuato il piccolo che ha chiesto subito della mamma. Lo stesso luogotenente lo ha riportato sulla strada serrata riconsegnandolo a lei.

Poi il piccolo è stato trasportato all’ospedale pediatrico Meyer per effettuate controlli medici con l’elisoccorso dove a bordo c’era anche la sua mamma. Nicola Tanturli “dicono che possa aver camminato per 4-5 chilometri”. Lo ha riferito il sindaco di Palazzuolo sul Senio (Firenze), Gian Piero Philip Moschetti, durante la conferenza stampa convocata dopo il ritrovamento stamani del bambino, 21 mesi, che era scomparso l’altra notte dalla casa dove vive in mezzo ai boschi insieme alla sua famiglia. Rispondendo a una domanda di un giornalista se del caso saranno interessati i servizi sociali il sindaco ha risposto: “È una cosa che non spetta a noi direttamente, spetterà alla Società della salute ed eventualmente ai servizi sociali stessi, che ci hanno già contattato. Noi ieri abbiamo già parlato con i servizi sociali, anche su come potenziare il supporto alla famiglia”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.