Arrestata per le proteste del 2012
Nicoletta Dosio finisce in carcere: la prof ‘No Tav’ ha rifiutato misure alternative
“Nicoletta Dosio è appena stata arrestata. I carabinieri sono venuti a prelevarla nella sua abitazione poco dopo le 18. Stamattina all’attivista 73enne era stata notificata la revoca delle sospensioni di misure alternative al carcere. In questo momento, cittadini di Bussoleno scesi in strada alla spicciolata stanno rallentando l’arresto bloccando la strada”. Lo fanno sapere i ‘No Tav‘ sul sito ufficiale.
La professoressa in pensione e attivista ‘No Tav’ era stata condannata in via definitiva lo scorso novembre a un anno di reclusione per una protesta del 2012 alla barriera di Avigliana dell’autostrada del Frejus. “Per denunciare tutto questo e per ribadire la dignità di una lotta collettiva che non si piegherà, ho deciso di non chiedere sconti al potere invidioso e vendicativo che, con i tre gradi di giudizio dei suoi tribunali, ha condannato al carcere me e altri undici attivisti”. Queste le sue parole dopo la sentenza che la vedeva imputata, insieme ad altri undici attivisti, per i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Dosio a differenza loro non aveva chiesto misure alternative alla detenzione.
La prof, assieme a Dana Lauriola e ad altri 10 attivisti NoTav, è stata condannata in via definitiva con pene da uno a fino a due anni di carcere per meno di un’ora di presidio pacifico sull’autostrada che attraversa la Valle Susa, il 3 marzo 2012. Erano i giorni in cui un militante NoTav oggi ancora in carcere, Luca Abbà, era salito su un traliccio della corrente inseguito da un carabiniere e poi era stato folgorato, precipitando e restando tra la vita e la morte per molti giorni.
Negli ultimi giorni di febbraio e nei primi di marzo ci furono proteste e blocchi dell’autostrada con interventi pesanti della polizia. Io stesso ho partecipato a uno di questi blocchi e sono stato fermato dalle forze di polizia. La più breve e assolutamente pacifica di quelle manifestazioni fu proprio quella del 3 marzo.
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