Il caso
Nicoletta Dosio può tornare a casa, ma deve avere un campanello che funzioni…
Egregia signora noi la mandiamo a casa ai domiciliari ma lei dovrà installare all’ingresso un idoneo campanello garantendone la funzionalità e tenere il cellulare sempre acceso». Questo in parole povere e gentili il messaggio contenuto nell’ordinanza con cui il giudice di sorveglianza di Torino scarcera Nicoletta Dosio detenuta dal 30 dicembre per scontare la condanna a un anno di reclusione senza sospensione condizionale della pena per violenza privata e interruzione di pubblico servizio.
Nicoletta Dosio aveva contribuito a reggere uno striscione durante un presidio NoTav. Dopo tre mesi di detenzione va a casa spiega il giudice Elena Massucco a causa dei suoi 74 anni e perché in ragione di patologie pregresse sarebbe a alto rischio di vita in caso di contagio da Covid 19. E il contagio non si può escludere a causa delle condizioni carcerarie a contatto con altri individui potenzialmente portatori di virus. Il giudice ribadisce che non sarebbe stato possibile mandare a casa la detenuta con una motivazione diversa da quella del rischio coronavirus perché l’interessata ha sempre detto di rifiutare l’applicazione del braccialetto elettronico.
Insomma la linea della magistratura è sempre di una durezza estrema dal momento che il provvedimento dispone restrizioni stringenti e il divieto di comunicare con persone diverse dal marito e dai suoi legali. E con soli nove mesi residui da scontare. Già la mancata concessione della sospensione condizionale della pena era sembrata abnorme ma evidentemente non bastava. Nel suo primo messaggio dai domiciliari Nicoletta Dosio dice che nelle sezioni carcerarie c’è molta angoscia.
“Ci sono richieste di aiuto ignorate da una classe politica cieca e sorda… i detenuti chiedono giustizia umanità e la possibilità di mettersi in salvo” scrive la militante NoTav. La sensazione è che la magistratura l’abbia mandata a casa solo per non averla sulla coscienza in caso di contagio. Ma avvertendo che sarà super controllata anche se il giudice esclude il pericolo di fuga. E lo esclude soprattutto “per i divieti governativi sulla circolazione degli individui”. Ma ci vuole un campanello che funzioni perfettamente… Niente scherzi.
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