“Il Governo italiano ha deciso di offrire ai nostri concittadini presenti a Niamey, la possibilità di lasciare la città con un volo speciale per l’Italia. L’ambasciata resterà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione un corso”.
Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato la disponibilità di un volo speciale per gli italiani che vogliono rimpatriare dal Niger, dopo il colpo di stato dei militari dello scorso mercoledì. “I civili – aveva spiegato Tajani nelle scorse ore – sono poco meno di cento e la Farnesina li segue uno per uno, sono in sicurezza”.
Due di loro, un pilota e un manutentore aeronautico, sono rimasti bloccati in un hotel della capitale Niamey e secondo Fonti della Farnesina, la situazione nello Stato africano sarebbe “al momento tranquilla” e non tutti i cittadini vorrebbero lasciare il Paese. Anche a Francia sta evacuando i propri cittadini, in un’operazione che coinvolgerà circa 600 civili francesi, impiegando parte dei 1500 militari schierati, assieme agli altrettanti degli Stati Uniti, che hanno in Niger la più grande base del continente. Anche la Spagna è pronta ad evacuare 70 cittadini.
Il punto
Si tratta del sesto golpe dal 2025 per la regione del Sahel, la regione delle “tre frontiere” dove stanziano gruppi legati ad Al Qaeda e Isis. Due in Mali, due in Burkina Faso e uno in Ciad. Il Niger, rimasto uno dei due Paesi democratici della zona ha visto mercoledì le deposizione del presidente Bazoum, con i militari che il giorno successivo hanno annunciato Abdourahamane Tchiani, autoproclamatosi leader del Paese. La giunta golpista sta cercando di rinforzare la sua presa di potere con i 180 arresti dei membri del partito di governo delle scorse ore. Onu e Unione Europea hanno già annunciato la sospensione delle loro operazioni umanitarie.