No Vax sì o no nelle trasmissioni tv? Un tema che è tornato d’attualità dopo la presa di posizione di Enrico Mentana, direttore del tg di La7, che si era detto orgoglioso di non dare spazio nel suo telegiornale alle idee e a ‘rappresentanti’ di quel mondo.

“Mi onoro di non avere mai ospitato nei tg che dirigo nessun esponente dei no vax”, aveva detto Venerdì Mentana, che “a chi mi dice che così impongo una dittatura informativa, rispondo che adotto la stessa linea rispetto ai negazionisti dell’Olocausto, ai cospirazionisti dell′11 settembre, ai terrapiattisti, a chi non crede allo sbarco sulla luna e a chiunque sostiene posizioni controfattuali, come lo sono quelle di chi associa i vaccini al 5G o alla sostituzione etnica, al Grande Reset, a Soros e Gates o scempiaggini varie”.

Una posizione netta che ha trovato sponda in Monica Maggioni. La neo direttrice del Tg1 in una intervista a Repubblica conferma che non darà spazio ai no Vax sul telegiornale della rete ammiraglia: “Se ci va di mezzo la vita delle persone non puoi mettere sullo stesso piano uno scienziato e il primo sciamano per passa per la strada. Deve tornare a contare la competenza, non tutte le opinioni hanno lo stesso valore”.

 

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Ma proprio in casa La7 si apre una ‘faida’ su questo tema tra due big dell’informazione della rete: il già citato Enrico Mentana e il conduttore di ‘Non è l’Arena’ Massimo Giletti. Il giornalista, che nel suo programma ha dato più volte spazio ad esponenti del mondo no Vax, rivendica in una intervista a La Stampa la sua diversità: il suo ‘Non è l’Arena’ “è una agorà che deve creare dibattito, aperta anche a chi non la pensa come me”.

Giletti poi non manca di tirare una stilettata al direttore del tg di La7: “Non credo che Mentana sia un fascista eppure quando CasaPound lo ha invitato, lui ci è andato. Io, invece, no, sebbene da inviato avrei potuto farlo”.

L’episodio citato da Giletti risale al 2017, quando Mentana venne invitato dal leader di CasaPound  Simone di Stefano a un confronto nella sede del movimento neofascista a Roma.

Giletti dunque spiega così il suo sì ai no Vax: “Sono un anarchico di questo mestiere e porto nel mio programma ogni forma di contraddizione. Non censuro, faccio domande scomode per smascherare le fake. Ognuno a casa si farà la propria idea. Posso non essere d’accordo con Montagnier, Freccero e Cacciari, ma hanno il diritto alla parola e non solo perché sono intellettuali. Sono contrario a portare in tv solo il pensiero mainstream”. Chissà cosa ne pensa Urbano Cairo, editore di La7…

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia