Non ce l’ha fatta Michele Siciliano, è morto dopo 40 giorni di agonia: “Un’altra vita spezzata dalla strada”

Non ce l’ha fatta Michele Siciliano: è morto, dopo 40 giorni di agonia il centauro coinvolto in un’incidente stradale sull’autostrada A30. Aveva solo 30 anni ed era originario di Camposano, in provincia di Napoli. Era di ritorno da una giornata al mare quando è rimasto coinvolto nello schianto che lo ha ridotto in fin di vita. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto, e anche le flebili speranze che pure erano emerse in alcuni momenti della sua lunga degenza sono crollate.

Dopo il terribile incidente, il 30enne fu trasportato in un primo momento al Pronto Soccorso di Santa Maria la Pietà di Nola, e quindi all’Ospedale del Mare nel capoluogo campano. Siciliano aveva riportato nell’impatto molteplici fratture: al bacino, alla tibia e al perone di entrambe le gambe e altre lesioni di gravi entità in altre parti del corpo. Le sue condizioni erano parse subito disperate. Il giovane è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici.

Per lui era partita nelle ultime settimane una vera e propria preghiera sui social network. Messaggi di sostegno e di speranza. Dopo la notizia della morte sono tante le parole di cordoglio di chi aveva conosciuto o incrociato Michele Siciliano. Tutti lo ricordano come un giovane disponibile e generoso. Centinaia i messaggi sulla sua bacheca sui social network.

“Ricorderò sempre il tuo magnifico sorriso e la tua grande umiltà che ti contraddistingueva… fai buon viaggio”, si legge tra i tanti post sui social; “Ci avevamo sperato perché eri forte e combattivo”; “RIP Pazzon, tenevi la capacità di far ridere e divertire chiunque. Fai buon viaggio”; “Un’altra vita spezzata dalla strada”; “…non ti dirò addio perché per ora ti sei solo avviato verso il tuo viaggio, sei sempre stato così un solitario, hai sempre voluto superare i tuoi limiti ed anche se sembra solo un brutto sogno, questa volta c’è l’hai fatta hai sorpreso tutti…CIAO FRATE’ A PRESTO”