Il caso della 18enne scomparsa a Novellara
“Non so niente di Saman, sono stato incastrato. Con le pale andavamo nell’orto”, l’interrogatorio dello zio Danish Hasnain
Danish Hasnain ha detto di non sapere nulla di quello che sia successo a Saman Abbas. La ragazza, sua nipote, 18 anni, è scomparsa lo scorso 30 aprile da Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Nessuna traccia dopo la sua ribellione a un matrimonio combinato dalla famiglia in Pakistan. La pista sulla quale si batte da mesi è quella dell’omicidio, un delitto d’onore maturato in famiglia, ma i resti della ragazza non sono mai stati trovati.
Danish Hasnain, 34 anni, è stato arrestato lo scorso 22 settembre in Francia ed estradato il 20 gennaio. È stato interrogato in videocollegamento dal carcere, davanti al gip Luca Ramponi, il pm Laura Galli e il maggiore Maurizio Pallante. L’uomo è accusato dai Carabinieri e dalla Procura di Reggio Emilia di essere l’autore materiale e l’organizzatore dell’omicidio della ragazza. L’interrogatorio è durato circa due ore e mezza.
Hasnain è difeso dall’avvocato Lalla Gherpelli. Nega ogni responsabilità. Ha sostenuto di essere stato incastrato per una questione di soldi e terreni dagli stessi familiari. La sua legale all’esterno del carcere ha riportato che il 34enne “si dichiara all’oscuro di cosa possa essere accaduto a Saman. Proprio in considerazione degli ottimi e affettuosi rapporti che aveva con la nipote ha ritenuto plausibile che si fosse allontanata volontariamente” e che “tiene molto a proclamare la propria innocenza attraverso la stampa e i media”.
Lo zio della 18enne ha detto che stava andando “a fare lavori nell’orto” quando le telecamere lo ripresero, il 29 aprile con pala e piede di porco con due cugini. Per gli inquirenti in quel momento si stava recando a scavare la fossa della ragazza. Hasnain inoltre “ventila la possibilità” che il fratello di Saman, minorenne al momento in una struttura protetta, lo abbia accusato di essere stato l’organizzatore ed esecutore del delitto in quanto “spaventato e condizionato dal padre Shabbar, anche in considerazione di un potenziale vantaggio di natura economica che deriverebbe dalla sua condanna. In Pakistan, infatti, i due fratelli sono comproprietari di un terreno e qualora lui fosse condannato spetterebbe di diritto a Shabbar”.
Lo zio è ritenuto l’esecutore materiale del delitto con due cugini e i genitori della ragazza. Padre e madre, Shabbar Abbas e Nazia Shaeen, sono spariti, ancora ricercati, su di loro pende un ordine di estradizione. Agli assistenti sociali di Novellara Saman aveva raccontato del padre violento, che la picchiava perché voleva andare a scuola. La ragazza nell’estate del 2020 era scappata in Belgio per conoscere un ragazzo e aveva un fidanzato, alla quale raccontava di avere paura, al momento della scomparsa. Le carte giudiziarie hanno parlato di una riunione, “sulle modalità con cui far sparire il corpo, smembrandone il cadavere”, nel pomeriggio del 30 aprile per eliminare Saman e far sparire il corpo. Hasnain era in fuga da cinque mesi quando è stato catturato in un appartamento con altri pakistani a nord di Parigi.
© Riproduzione riservata