A soli tre giorni dal crollo della palazzina nel complesso dell’Università di Cagliari che ospitava l’Aula Magna in uso alla Facoltà di Lingue e Comunicazioni, che solo per il tardo orario non ha provocato feriti o morti, un secondo episodio simile arriva sempre da Cagliari.

Questa mattina, poco dopo le 9, è crollata una parte del soffitto in cartongesso negli uffici Erasmus dell’Università: all’interno al momento erano presenti due dipendenti che però sono rimasti illesi riuscendo all’ultimo momento a spostarsi e schivare i calcinacci. 

Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, tutti i dipendenti sono stati mandati a casa e l’area è stata sbarrata in attesa dell’intervento dell’ufficio tecnico dell’Ateneo.

La direzione dell’Università ha diffuso inoltre un comunicato in cui viene “interdetto temporaneamente l’accesso a tutto il personale al suddetto locale e a quello soprastante fino a successiva comunicazione da parte della Direzione Investimenti, Manutenzione Immobili e Impianti“, si legge nella comunicazione.

Un episodio sconcertante che ha provato ulteriore rabbia tra studenti e dipendenti perché avvenuto a soli tre giorni da quella che poteva essere una strage. Preoccupazione che era emersa chiaramente dalle testimonianze di chi ha assistito al crollo: “Ero appena uscito dalla mensa e ho sentito un rumore strano. Svoltato l’angolo, a 20 metri dall’Aula Magna, ho visto una nuvola di polvere. Poco dopo sono arrivati i primi soccorritori. Lì vicino c’è anche una biblioteca rimasta aperta dopo le 20. È un miracolo che non sia successo niente”, erano state le parole di uno studente subito dopo i fatti di martedì sera.

Nel mentre prosegue l’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari, che ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di crollo colposo di edificio e disastro colposo. Tra gli indagati il rettore Francesco Mola, il direttore generale dell’Ateneo Aldo Urru, la dirigente del settore manutenzioni, investimenti e impianti, Antonella Sanna, e Agostino Zirulia, tecnico nello stesso ufficio.

L’iscrizione nel registro degli indagati permetterà a quest’ultimi di nominare dei propri esperti per seguire gli accertamenti: il pm titolare dell’inchiesta, Giangiacomo Pilla, ha conferito l’incarico ad un proprio consulente di fiducia, l’ingegnere Cristina Onnis, per la perizia sul primo edificio collassato.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.