Le chat dei magistrati, soprattutto di quelli legati all’antica logica delle correnti, cominciano a essere in gran fermento. Mancano circa quindici giorni alla formalizzazione delle candidature per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura che si terrà il 18 e il 19 settembre e la novità dei candidati “indipendenti”, di quelli scelti con sorteggio su iniziativa di Andrea Laurino e del comitato di Altra Proposta, non una corrente ma un gruppo di magistrati che ha deciso di passare ai fatti per dimostrare che il metodo del sorteggio è possibile e non è in contrasto con la Costituzione, dal momento che i magistrati sorteggiati dovranno comunque essere poi votati.

L’iniziativa di Altra Proposta ha rappresentato una novità assoluta e di rottura rispetto al solito spartinomine delle correnti. Prima della formalizzazione delle candidature ci sarà sempre tempo e possibilità di ulteriori cambiamenti, nel senso che per ora ci sono i primi candidati scelti tra coloro i quali, primi fra i sorteggiati, hanno scelto di candidarsi. In caso di rinuncia subentrerebbero i secondi o i terzi sorteggiati e così via. Infatti, dopo l’estrazione a sorte effettuata a febbraio davanti a un notaio, i possibili candidati sono stati divisi per categoria (giudici, pubblici ministeri e cassazionisti) e sono stati contattati, uno per uno, dai membri del comitato di Altra Proposta per sapere se accettavano di candidarsi come indipendenti. Molti non hanno accettato, altri sì e con questi ultimi si è formata una prima lista di candidati. La scelta, spiegano dal comitato, ha tenuto conto della riforma elettorale recentemente approvata dal Parlamento dei nuovi collegi elettorali e della parità di genere. L’operazione di sorteggio e composizione della lista dei candidati è stata lunga e complessa.

E alla fine eccola, al momento, la lista degli indipendenti nei collegi che interessano la Campania. Tra i giudici, il collegio che include la Campania, oltre ad Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, si candidano due giudici della Corte di appello di Napoli: Massimiliano Sacchi e Maria Rosaria Puro. Tra i pubblici ministeri, nel collegio che abbina la Campania a Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, si propone il sostituto procuratore di Teramo Greta Aloisi. Mentre tra i cassazionisti si propone Giacomo Rocchi, giudice della Corte di Cassazione. La formalizzazione delle candidature dovrà in ogni caso essere fissata dall’ufficio elettorale centrale della Corte di Cassazione. Intanto il clima tra le toghe si scalda. La presenza degli indipendenti spaia le carte in tavola. Lo si capisce leggendo alcune chat di magistrati, dove cominciano ad esserci i confronti tra pareri diversi, tra la logica antica delle correnti e le posizioni di chi di quelle logiche non ne fa parte per i motivi più vari e di chi il cambiamento nel partito dei pm finalmente lo vuole.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).