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Ocse, la previsione nera: Pil Italia giù del 14% in caso di nuova ondata del virus

Nel 2020 il Pil italiano potrebbe scendere dell’11,3% ma in caso di nuovo lockdown la ricchezza italiana potrebbe calare fino al 14%. Lo prevede l’Ocse nel suo ultimo outlook economico sull’economia dei suoi paesi membri.
Il rapporto tra debito e Pil in Italia potrebbe attestarsi tra il 158% e il 170% in caso di nuovo lockdown, mentre il deficit salirà all’11,2% con la possibilità di raggiungere il 12,8% se verranno attivate nuove misure restrittive per tutelare la salute. Nel 2020 la disoccupazione in Italia tornerà sopra il 10%, in particolare passerà al 10,1% quest’anno e all’11,7% nel 2021.
With or without a second #COVID19 outbreak, the consequences will be severe & long-lasting.
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— OECD ➡️ Better policies for better lives (@OECD) June 10, 2020
L’Ocse osserva quindi che tra settori maggiormente esposti a rischio per l’emergenza Coronavirus spicca il turismo. Il settore “appare particolarmente vulnerabile in caso di crisi prolungata o in caso di nuovo impatto della pandemia”, scrive l’organizzazione.
L’Ocse chiede quindi all’Italia di completare e rafforzare il programma di riforme strutturali avviato. Per l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico “nuovi sostegni a settori che potrebbero riprendere rapidamente potrà sostenere l’occupazione e sostenere la ripresa complessiva”.
As #COVID19 restrictions begin to be eased, the path to economic recovery remains highly uncertain and vulnerable to a second wave of infections.
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LA CRISI GLOBALE – A livello globale invece il Pil, secondo l’Ocse, scenderà nel 2020 tra il 6% e il 7,6%. Per l’organizzazione si tratta della “peggiore crisi dalla Seconda guerra mondiale” e prevede “una ripresa lenta con effetti di lunga durata”.
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“Ci troviamo nella crisi più grave mai conosciuta”, ha spiegato il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria presentando i dati. Per Gurria “solo quando la epidemia sarà sotto controllo sarà possibile prevedere una ripresa economica solida”.
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