Il femminicidio nel salernitano
Omicidio Anna Borsa, l’ex fidanzato ha tentato il suicidio: ha un colpo di pistola nel cranio

Emergono nuovi dettagli sulla tragica morte di Anna Borsa, la 30enne di Pontecagnano Faiano (Salerno) uccisa questa mattina dal suo ex fidanzato mentre lavorava all’interno del salone di bellezza dove lavorava da anni.
Alfredo Erra, l’uomo di 40 anni che ha ucciso Anna e che poi è stato fermato dopo una fuga durata circa cinque ore, aveva esploso un colpo di pistola anche contro sé stesso. Erra, che è in stato di fermo e che deve rispondere di omicidio premeditato, tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, è attualmente piantonato in ospedale al Ruggi d’Aragona di Salerno, dove sarà sottoposto ad intervento chirurgico.
Il 40enne era stato rintracciato e fermato nell’area di servizio della stazione di San Mango Piemonte, sull’autostrada A2 del Mediterraneo. Erra era stato individuato da una pattuglia della polizia stradale di Eboli in evidente stato confusionale proprio perché si era sparato un colpo di pistola in testa.
Dopo aver ucciso la sua ex fidanzata nel negozio dove lavorava, l’omicida ha rivolto la pistola contro di sé esplodendo un colpo per togliersi la vita, riuscendo ‘solo’ a ferirsi.
Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri da ore impegnati nella caccia all’uomo. Erra pare sia giunto a San Mango a piedi, percorrendo la zona interna di Fuorni dove aveva abbandonato il veicolo.
Nello stesso ospedale è ricoverato anche Alessandro, il nuovo compagno di Anna a cui ha sparato questa mattina sempre all’interno del salone di di parrucchiere in via Tevere. La pistola utilizzata in un tentativo di duplice omicidio è stata lasciata da Erra accanto al corpo esanime dell’ex fidanzata, per poi fuggire a bordo dell’auto della ditta di autotrasporti per cui lavorava.
Ai cronisti una testimone dell’omicidio aveva raccontato quanto accaduto all’interno del negozio: “Io gli ho detto ‘Alfredo, esci fuori’ ma lui mi ha risposto ‘Le devo dire una sola cosa’. Era vestito tutto di nero, tuta, giubbino e scarpe, e aveva un trolley. Io avevo paura e anche Anna aveva paura. Anche lei gli ha detto ‘Esci fuori, vengo io fuori’. Era venuto già due o tre volte nelle scorse settimane, ma era sempre stato calmo, non come stamattina”.
“Parlava calmo senza fare questioni allora – ha raccontato ancora la testimone – ma Anna aveva paura, viveva con la paura già da mesi, da luglio. Lui non aveva mai accettato la separazione, era convinto che Anna fosse solo sua. In passato lo abbiamo cacciato fuori, ma oggi c’erano clienti”.
© Riproduzione riservata