Ieri sera il “derby di Milano tra fratelli” dove Antonio Bellocco e Andrea Beretta sono scesi in campo nella stessa squadra, indossando la maglia della loro amata Inter nella sfida tra ultrà con i cugini del Milano. Oggi la lite tra i due leader della curva nerazzurra e l’omicidio avvenuto nel parcheggio di una palestra di pugilato, la Testudo, frequentata da diversi esponenti della gradinata. Beretta uccide a coltellate Bellocco dopo essere stato ferito da un colpo d’arma da fuoco alla gamba. Il tutto, secondo alcune testimonianze raccolte dai carabinieri, avvenuto dopo che i due erano stati visti ridere e scherzare in palestra, prima di uscire, salire sulla Smart in questione e probabilmente litigare.

Bellocco-Beretta, la partita di calcetto e le risate prima dell’omicidio

Tra lo scatto postato su Instagram da Marco Ferdico, attuale leader della curva nord dell’Inter, e l’omicidio passano poco più 12 ore. L’omicidio è avvenuto mercoledì 4 settembre, poco dopo le 10, a Cernusco sul Naviglio (Milano), in via Besozzi. Un omicidio che scuote non poco il mondo ultras nerazzurro perché coinvolge due leader della curva, uno storico, l’altro entrato negli ultimi tempi. Da una parte Andrea Beretta, 49 anni, capo storico della curva Nord, nonché considerato braccio destro di Vittorio Boiocchi, ucciso due anni fa sempre per questioni riconducibili – secondo gli investigatori- alla criminalità e alla droga. Dall’altra Antonio Bellocco, 36 anni, molto legato all’attuale capo della curva nerazzurra Ferdico e nipote di un boss storico della ‘ndrangheta, appartenente all’omonima cosca di Rosarno, e figlio di Giulio Bellocco, morto nel gennaio scorso nel carcere di Opera dove si trovava detenuto in regime di 41 bis.

La versione di Beretta: “Mi sono difeso, non avevo alternative”

L’arrivo di Bellocco, circa un anno fa, nel direttivo ultrà, avrebbe creato malumori nella gestione della curva. Attriti che potrebbero essere alla base della litigio degenerato nel sangue. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, nel corso della discussione Bellocco prende la pistola e fa fuoco, ferendo alla gamba Beretta. Quest’ultimo estrae il coltello e con due fendenti alla gola uccide il 36enne. Adesso è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Le sue condizioni non sono gravi ed è piantonato dai carabinieri: dovrà rispondere di omicidio. Al suo legale Mirko Perlino – così come riporta l’Ansa- ha spiegato di essersi difeso perché “non avevo alternativa”. Nelle prossime ore sarà interrogato dal pm Paolo Storari della procura di Milano.

Intanto proseguono le indagini con i militari dell’Arma che hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza, in particolare una presente nei pressi della palestra di pugilato, nel tentativo di avere ulteriori elementi a disposizione.

Redazione

Autore