Il tragico incidente nel Polesine
Omicidio della mamma di Rovigo, la svolta terrificante: “È stato il figlio di 8 anni”

Svolta sorprendente e terrificante quella ipotizzata da chi sta indagando sulla morte di Rkia Hannaoui, la donna uccisa da un colpo di arma da fuoco alla testa nel polesine. Omicidio che era diventato un vero e proprio giallo. Gli investigatori ipotizzano che a esplodere quel colpo fatale sia stato il figlio di otto anni della donna. Secondo quanto riporta l’Ansa il bambino avrebbe utilizzato la pistola del padrone di casa – il locatore dell’appartamento – procurata non si sa al momento come, sarebbe entrato in casa e maneggiando l’arma avrebbe fatto partire in qualche maniera il colpo mortale.
La Procura di Rovigo aveva aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti. La donna, casalinga, 31 anni, era stata dichiarata morta il 29 marzo, un giorno dopo il suo ritrovamento nel soggiorno dell’abitazione in cui viveva. Il marito della donna, il 52enne marocchino Lebdaoui Asmaoui, aveva sempre definito la morte della moglie come un incidente domestico, a seguito di un malore. L’uomo era al lavoro quando si è consumata la tragedia, quando la donna era in casa con i figli di 8 e 10 anni.
A lanciare l’allarme, a chiamare i carabinieri, era stato un uomo anziano che vive nell’appartamento al piano superiore di quello in cui viveva la vittima, proprietario di quell’abitazione. All’uomo i carabinieri avevano sequestrato alcuni fucili di caccia e lui stesso aveva a sua volta confermato la tesi dell’incidente. La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate.
A provocare la morte della donna “un foro d’ingresso nella regione temporale sinistra riconducibile ad un proiettile in metallo integro, cal 22 (salvo maggiore approfondimento balistico), poi rinvenuto in regione temporo-parietale destra e avviato agli accertamenti balistici; tale proiettile ha attinto la regione del cranio della vittima con direzione fronto-occipitale, da sinistra verso destra, caudo-craniale” come si legge in una nota della Procura. Soltanto questa mattina era stata ritrovata una pistola, in un terreno nei pressi dell’abitazione dove la donna abitava con il marito e i due figli. Dall’esame autoptico sul corpo era emerso che il colpo non era stato esploso da distanza ravvicinata.
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