Aveva scritto tutto nel dettaglio a penna su foglietti bianchi. Antonio De Marco, l’infermiere 21enne che ha ucciso Eleonora Manta, 30 anni e Daniele De Santis, 33 anni a Lecce, aveva calcolato e immaginato proprio tutto prima di quella drammatica sera. “Cronoprogramma dei lavori”, c’è scritto su uno dei biglietti rinvenuto a casa di Antonio. Segue passo passo la descrizione di quanto avrebbe voluto fare: secondo il piano dopo essere entrato nell’appartamento avrebbe prima legato i due fidanzati e poi torturati per un’ora e mezza. Poi li avrebbe uccisi.

Ma niente è andato come aveva previsto. Eleonora e Daniele hanno reagito con forza: la colluttazione sarebbe infatti durata poco più di 8 minuti. Poi la terribile mattanza e la fuga. Tutto fuori dai piani, tanto che Antonio nel fuggire ha perso sul tragitto numerosi indizi. E, nonostante avesse calcolato anche i tempi, non è nemmeno riuscito a eludere lo sguardo indiscreto delle telecamere di sorveglianza lungo la strada.

Sono state proprio le telecamere a incastrarlo: all’andata indossava una mascherina nera che poi è stata ritrovata nell’appartamento, al ritorno aveva il volto scoperto e il jeans evidentemente sporco di sangue. Dentro l’appartamento sono stati trovati inoltre, un frammento di guanto in lattice e la guaina nera di un coltello lunga 29 centimetri. Oggetti nelle mani dei Ris.

Nel piazzale antistante il condominio sono stati trovati cinque bigliettini manoscritti ripiegati e una fascetta serracavo. Tra i biglietti arrotolati appunti e dettagli di ciò che avrebbe voluto compiere tra cui “Pulizia… acqua bollente… candeggina… soda… ecc” e la mappa del percorso da seguire per evitare le telecamere. Altro indizio lo ha lasciato nel telefono: dopo aver ucciso i due Antonio ha cancellato il numero di Daniele e rimosso la foto del suo profilo. Credeva che così avrebbe potuto depistare gli investigatori che invece ne sono stati attratti e subito sono arrivati ad Antonio.

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