Dopo il tragico ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin e l’arresto di Filippo Turetta la famiglia di Giulia si è chiusa nel dolore. Tutti tranne la sorella, Elena Cecchettin, che ha rilasciato numerose interviste. In una di queste, in particolare, si è scagliata contro Matteo Salvini per un post, scritto dal vice premier leghista, in cui dubitava della colpevolezza di Turetta perché “bianco e di buona famiglia”.
Elena Cecchettin contro la cultura delle stupro: “Turetta non è un mostro”
E c’è chi addirittura ha dubitato della buona fede di Elena Cecchettin. Il consigliere regionale della Lega Stefano Valdegamberi ha scritto un post contro la 24enne mettendo in dubbio la sua buona fede e riferendosi in particolare a un’intervista rilasciata al programma Diritto e Rovescio:
“Hanno additato Turetta come un mostro, ma lui non è un mostro. Il mostro è un’eccezione. Lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro.”
Queste le parole di Elena Cecchettin a poche ore dal ritrovamento del cadavere della sorella Giulia Cecchettin
Il consigliere della Lega Valdegamberi contro la sorella di Giulia Cecchettin
“Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto. Spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro”
“Il tentativo di giustificare l’omicida” da parte di Elena Cecchettin
“Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto….e non aggiungo altro. Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l’omicida dando la responsabilità alla “società patriarcale”. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza”.
Il post del consigliere Valdegamberi “Forse è solo la mia suggestione”
E conclude: “Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione”.
Elena Cecchettin ha inviato anche una lettera al Corriere della Sera per spiegare che Filippo Turetta “non è un mostro, è figlio della cultura dello stupro”