Il padre di Saman Abbas è stato estradato dal Pakistan e attualmente è in viaggio verso l’Italia. Dopo lunghi mesi di richieste e paziente attesa, il governo di Islamabad ha finalmente risposto all’appello del Ministero della Giustizia italiano, acconsentendo all’estradizione di Shabbar Abbas. L’uomo è accusato per l’orribile omicidio della figlia Saman, deceduta per strangolamento e asfissia a Novellara, Reggio Emilia, nella notte del 30 aprile 2021 dopo aver rifiutato un matrimonio combinato dalla famiglia.

L’arrivo di Shabbar Abbas in Italia segna un risultato di straordinaria importanza. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a un’intensa e proficua collaborazione tra il Ministero della Giustizia, gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La procedura, assume un valore simbolico ancor più rilevante in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso gratitudine e apprezzamento per le autorità pakistane, per aver compreso “l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze”. “La consegna all’Italia dell’uomo rappresenta un importantissimo risultato, frutto di una intensa e proficua collaborazione del ministero della Giustizia – attraverso in particolare il Dipartimento degli Affari di giustizia – con gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, con il ministero dell’Interno e con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata”.

Soddisfazione anche per la capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, Maria Elena Boschi: “Grazie al lavoro del ministro Nordio, il padre di  Saman Abbas dal Pakistan è in viaggio verso l’Italia. Il nostro Paese non può piegarsi di fronte ad uno dei crimini più terribili che si possa immaginare. L’Italia deve fare di tutto perché sia fatta giustizia”

Redazione

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