Non è detto si tratti di una svolta quella nel caso di Thomas Bricca, il 19enne colpito in un agguato lunedì scorso ad Alatri e ormai clinicamente morto. Due persone si sono presentate in caserma dai carabinieri per essere ascoltate. Si tratterebbe di due fratelli, originari di Frosinone, il capoluogo che dista pochi chilometri da Alatri. Due erano anche le persone che nel corso della sparatoria di lunedì scorso hanno aperto il fuoco da uno scooter verso un gruppo di ragazzini su una scalinata nel centro. L’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario a carico di ignoti.

Bricca era finito in coma profondo. Ieri la nota dell’ospedale San Camillo: clinicamente morto. Gli spari sono partiti da uno scooter sul quale viaggiavano due persone. I colpi sono partiti da una distanza di 25 metri. Ancora da accertare la dinamica dei fatti: non è chiaro se Bricca fosse in effetti l’obiettivo della spedizione o se sia rimasto vittima per scambio di un regolamento di conti tra bande di giovani e giovanissimi. Secondo il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero chi ha sparato “difficilmente puntava a uccidere quel ragazzo”. Non è escluso che il magistrato Rossella Ricca della Procura di Frosinone non passi a una derubricazione del caso in omicidio preterintenzionale.

“Sappiamo che ci state cercando”, le parole riportate da Il Corriere della Sera dei due che si sono presentati spontaneamente in caserma, da chiarire se per fornire un alibi o per costituirsi. Secondo fonti investigative sono sotto interrogatorio dalla serata di mercoledì. Gli investigatori avevano provato a stringere il cerchio dei sospettati già nel pomeriggio, dopo aver ascoltato i testimoni di quanto avvenuto e dopo aver visionato le immagini delle telecamere della zona. Sul motorino c’erano due persone ma non è escluso che le indagini coinvolgano più persone tra chi ha eventualmente partecipato e chi ha contribuito a organizzare il raid.

Bricca è morto dopo un’agonia di oltre 40 ore, ricoverato nell’ospedale romano dov’era arrivato in condizioni disperate. A sparare un revolver o una pistola semiautomatica. Fatale il proiettile che lo ha colpito alla testa. Il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca aveva segnalato alle forze dell’ordine diversi scontri che nel fine settimana precedente avevano attraversato le strade del comune. Il primo cittadino ha detto di aver lanciato l’ultima segnalazione lunedì mattina in merito a una lite che si era consumata il sabato precedente tra due bande nella centrale piazza Santa Maria Maggiore.

“Il paziente, ricoverato dalla giornata di ieri in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d’arma da fuoco, in condizioni stabili con presenza di minima attività elettroencefalografica residua – hanno fatto sapere i medici – nella mattina di oggi, ripetendo il controllo elettroencefalografico, ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto dalla legge”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.