Gli omosessuali? Come tossicodipendenti e prostitute, quindi soggetti a rischio. È quanto mette nero su bianco l’Asl 5 di La Spezia, in Liguria, in documento pubblico: si tratta infatti del modulo per accedere alla vaccinazione contro il Coronavirus. Nel documento, oltre ai propri dati anagrafici, vanno elencate anche le trenta categorie di soggetti tra le quali dichiararsi, che vanno dalle donne in gravidanza ai lavoratori delle forze dell’ordine.

Al punto 10, come denunciato pubblicamente da Ferruccio Sansa, ex candidato alla presidenza della Regione contro Giovanni Toti con l’alleanza PD-M5S, vengono inseriti tra i soggetti con “comportamento a rischio” anche gli omosessuali insieme a tossicodipendenti e ai “soggetti dediti alla prostituzione”.

Sansa spiega come, augurandosi che il documento fosse un fake, un falso, ha chiesto informazioni all’Asl 5: “Dopo 13 telefonate senza risposta – scrive l’ex giornalista del Fatto Quotidiano – compresi l’ufficio relazioni con il pubblico e il servizio covid-19, finalmente igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto: “Sì, conosciamo quel foglio, ma l’ha fatto un altro ufficio“. Chiediamo alla Regione, ad Alisa (l’Agenzia ligure della sanità, ndr) e all’Asl5 come sia stato possibile inserire – senza la benché minima evidenza scientifica – l’essere omosessuali nelle categorie di comportamenti a rischio”.

LE REAZIONE POLITICHE – Immediata la reazione politica. Il governatore Giovanni Toti ha annunciato provvedimenti disciplinari una volta che saranno state accertate le responsabilità. “La Regione Liguria – si legge in una nota – stigmatizza e condanna fermamente quanto accaduto nella Asl5: si tratta di un episodio inaccettabile e discriminatori”. Per i consiglieri regionali del Pd, Luca Garibaldi e Davide Natale, si tratta di una “discriminazione di cui la Liguria non si può macchiare. Un disservizio è scusabile, mentre una cosa del genere mai: discriminazioni e ignoranza non possono avere posto nelle aziende pubbliche, soprattutto se si parla di salute”.

LE SCUSE DELL’ASL – Il direttore dell’azienda sanitaria Paolo Cavagnaro spiega a Repubblica che si tratta di un “chiaro errore, lo riconosciamo, per cui possiamo solo scusarci”, ma “stiamo anche tentando di spiegarci”. “Prima di dare risposte e precisazioni vorremmo capire da dove viene quel modulo – era stata la prima spiegazione dell’Asl5, non appena il caso è emerso in rete – Stiamo ancora indagando per capire se sia un fake, o se frutto di una leggerezza”. In una nota quindi l’Asl ha comunicato di “aver prontamente modificato il modulo, precisando che si tratta di un documento esclusivamente ad uso interno dei sanitari“.

IL DOCUMENTO DEL MINISTERO – Ma dietro “l’errore” dell’Asl ligure non ci sono solo i dirigenti locali. Lo stesso foglio incriminato era consultabile anche sul sito del Ministero della Salute (ora sul sito a quella voce c’è una pagina bianca, ndr)l in un Pdf intitolato “Specifiche funzionali”, scaricabile nell’area dell’Anagrafe nazionale dei vaccini. Come rivela Repubblica, all’allegato 3 del documento di 95 pagine spunta il codice 10: “Soggetto con comportamenti a rischio (tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale)”. Sono le stesse parole le la stessa tabella dell’Asl 5 La Spezia.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia