Un nuovo progetto libdem è la risposta per chi crede in un libero mercato, in un’Italia che premi il merito e che attragga i giovani. Per questo Massimiliano Saladino, 34 anni, rivendica di aver sposato il progetto di Orizzonti Liberali e invita riformisti e moderati a unirsi contro le divisioni per rispondere a una domanda politica consistente.

Quali sono le caratteristiche principali che caratterizzano Orizzonti Liberali rispetto agli altri tentativi di centro?
«Sicuramente perché è un’associazione partita prevalentemente dal basso: Luigi Marattin ha risposto alle tante persone che chiedevano una proposta politica chiaramente liberale e riformista. I due partiti di riferimento di quest’area (Italia Viva e Azione) hanno dimostrato con le loro divisioni di essere un freno alla crescita del partito liberaldemocratico italiano, così in tanti cittadini e militanti è nato il desiderio di cercare una terza via. Le europee sono state chiare: l’elettorato vuole un mondo liberaldemocratico unito. Orizzonti Liberali, sia chiaro, non è la soluzione: è uno strumento che si mette al servizio di questo difficilissimo compito. Per adesso lavoriamo a stretto contatto con Libdem e Nos. Poi chissà, un giorno sarebbe bello fare qualcosa tutti uniti, da Italia Viva a +Europa, passando per Azione. Un altro aspetto determinante è quello del tempo: il nostro è un movimento che guarda a lungo termine. Ripeto: è nato per dialogare, aprirsi, unirsi con altre realtà liberaldemocratiche. Ma con un orizzonte lungo. Speriamo di dare al meglio il nostro contributo».

I personalismi sono nocivi, ma una guida è pur sempre indispensabile. Come si crea una leadership aperta e contendibile?
«Un leader è importante, ma ovviamente diventa nocivo quando comincia a essere distante dall’elettorato che vuole rappresentare. Una leadership forte e credibile è comunque importante, ma nel panorama liberaldemocratico emergerà se saprà unire la moltitudine di associazioni, partiti e movimenti che animano il mondo politico libdem italiano. Io qualche idea ce l’ho… Vedremo. Una cosa è certa: serve che tutti gli attori in campo capiscano che è più importante creare un grande partito liberaldemocratico forte e attraente agli elettori, piuttosto che concentrarci sulle piccole differenze».

Perché oggi un giovane deve affezionarsi a un progetto libdem?
«Per tantissimi movitivi: in primis perché trovo le proposte liberaldemocratiche molto più chiare, attuali e incisive delle tante parole al vento che sento nel centro sinistra e nel centrodestra. In secondo luogo perché se un giovane crede in un libero mercato, in un’Italia che premi il merito, in una gestione sana e di livello della macchina amministrativa, in un paese che guida le innovazioni e non ne venga travolto, in una sanità per tutti, ma allo stesso tempo efficiente, in una crescita seria che guardi all’ambiente come opportunità e non come dogma, ecco allora l’unico modo per realizzare tutto questo è credere in un progetto libdem italiano».