Circa 2mila ore di volo all'attivo, il sogno realizzato e la tragedia
Oscar Del Dò, il pilota delle Frecce Tricolori: il motore spento, l’aereo lontano dalla case e lo schianto che ha ucciso Laura: “Non ho visto l’auto”

E’ sconvolto Oscar Del Dò, i pilota friulano alla guida del Pony 4 delle Frecce Tricolori che sabato pomeriggio, 16 settembre, si è schiantato nei pressi dell’aeroporto di Caselle di Torino, colpendo un’auto sulla quale viaggiava una famiglia di quattro persone e uccidendo la piccola Laura, 5 anni, nonostante i tentativi disperati dei genitori di liberarla dalle fiamme.
“Ho tenuto finché ho potuto, poi ho dovuto lanciarmi sennò mi sarei schiantato con l’aereo“, le sue parole, riportate da La Stampa. Il Maggiore Del Dò spiega di non aver visto l’auto e di aver tenuto per aria l’aereo, dopo aver lanciato l’allarme per il bird strike, fino a quando ha potuto, poi si è lanciato con il paracadute quando ha capito che il mezzo si sarebbe schiantato. Un incidente avvenuto durante un’esercitazione in vista della celebrazione del centenario dell’Aeronautica all’Aeroclub di Torino.
Non sono ancora chiare le cause che hanno provocato la caduta dell’aereo ma il guasto al motore potrebbe essere stato causato da quello che in gergo si chiama “bird strike”, ossia uno stormo di uccelli. “Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile, durante le primissime fasi del decollo. L’incendio sviluppatosi a seguito dell’impatto del velivolo al suolo ha purtroppo coinvolto un’autovettura in transito sulla perimetrale dell’aeroporto con quattro persone a bordo, causando il decesso di una bimba e il ferimento degli altri tre occupanti del mezzo”. E’ quanto si legge in una nota diramata dall’Aeronautica militare, a seguito dell’incidente avvenuto oggi pomeriggio a Caselle, in cui ha perso la vita una bambina di 5 anni. “La formazione – si legge – era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Dò ha perso quota ed è precipitato al suolo. Il pilota, immediatamente prima dell’impatto, è riuscito ad eseguire la manovra di eiezione“. Il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale di Squadra aerea Luca Goretti, a nome di tutta l’Aeronautica Militare, sgomento e attonito per quanto accaduto e si stringe alla famiglia della bambina.
Chi è il pilota Oscar Del Dò
Friulano di 35 anni, Oscar Del Dò è entrato nel reparto acrobatico dell’Aeronautica militare nel maggio 2020. Pochi mesi prima raccontava con entusiasmo la circostanza agli studenti di una scuola di Udine. “Era il mio sogno nel cassetto e ci ho creduto, così da maggio volerò con le Frecce”, ricorda il Corriere della Sera. Originario di San Daniele del Friuli, Del Dò ha all’attivo 2mila ore di volo. E’ entrato nell’Aeronautica nel 2007, poi i corsi per ottenere i brevetti di volo prima in Grecia e poi in Italia, fino all’assegnazione all’Amx International, l’aereo d’attacco monomotore soprannominato ‘Ghibli’.
Ieri dopo il decollo e l’impatto con degli uccelli, il maggiore Del Dò ha provato più volte a riaccendere il motore, spentosi dopo l’impatto in volo. Riesce a tenere alto il velivolo, portandolo lontano dalla case, poi si lancia all’ultimo momento con il paracadute per evitare lo schianto.
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