"Non ha completato il periodo minimo di detenzione"
Oscar Pistorius resta in carcere, negata la libertà vigilata per l’ex campione paralimpico che uccise la fidanzata

Oscar Pistorius resta in carcere. L’ex campione paralimpico sudafricano, sei volte medaglia d’oro in carriera, si è visto negare la libertà vigilata da una commissione che si è riunita nel carcere di carcere di Atteridgeville, vicino alla capitale Pretoria.
Nel penitenziario Pistorius sta scontando la condanna a 13 anni e sei mesi inflitta nel 2017 dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto nel 2013.
In un comunicato rilasciato dai Servizi Penitenziari si legge che a Pistorius verrà concessa un’altra udienza nell’agosto del prossimo anno. Il motivo è che “il detenuto non ha completato il periodo minimo di detenzione stabilito dalla Corte Suprema di Appello”: in Sudafrica i detenuti hanno automaticamente diritto alla libertà condizionale dopo aver scontato metà della pena.
“Blade Runner”, come era soprannominato Pistorius per le due protesi in carbonio che utilizzava per correre in pista, è stato condannato per aver ucciso il 14 febbraio di dieci anni fa la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, sparandole quattro colpi attraverso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria.
I pm lo accusarono di aver deliberatamente ucciso la giovane in un impeto di gelosia, mentre da parte sua l’ex campione paralimpico ha sempre sostenuto di aver sparato per errore, credendo che fosse una rapinatrice.
BREAKING: Oscar Pistorius will not be released early from his jail sentence for killing his girlfriend Reeva Steenkamp. pic.twitter.com/SZavrlcQ5v
— Sky Sports News (@SkySportsNews) March 31, 2023
Il 36enne è stato ritenuto dunque colpevole di omicidio colposo perché, secondo i giudici dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg, non vi erano prove che Pistorius avesse voluto uccidere Steenkamp volontariamente.
Questa mattina, prima del verdetto, la madre di Reeva Steenkamp, June, parlando al suo arrivo all’udienza della commissione per la libertà vigilata, aveva ribadito di “non credere alla sua storia, non credo che Oscar sia pentito o riabilitato”.
L’avvocato degli Steenkamp, Tania Koen, ha dichiarato che i genitori della vittima continuano a ritenere che Pistorius abbia voluto uccidere la sua compagna e per loro la morte della figlia è “una condanna a vita“.
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