Victor Osimhen ha cominciato meglio di come aveva finito. Già sette gol, prestazioni in crescita e potenzialmente ancora migliorabili. L’attaccante nigeriano, 22 anni, dopo una prima stagione provata da infortuni e il covid, ha ricominciato alla grande con il Napoli del nuovo allenatore Luciano Spalletti in testa alla classifica di Serie A. Oggi pomeriggio c’è la Fiorentina, al Franchi di Firenze, alle 18:00. Un test per gli Azzurri.

“Si fidano di me e sono stati al mio fianco durante l’inizio difficile della scorsa stagione. L’amore che provo è enorme: il club, la città, i tifosi e tutto coloro che sono legati al Napoli, mi fanno volare. Gioco per un club incredibile, con una grande storia calcistica. Devo solo concentrarmi e provare a dare sempre il massimo”, ha dichiarato l’attaccante più costoso della storia del club in un’intervista a BBC Sport Africa.

La società di Aurelio De Laurentiis ha pagato al Lille, nell’estate 2020, 50 milioni di euro oltre ai 25 garantiti con la cessioni di alcuni giovani della Primavera oltre al terzo portiere, Karnezis. Circa 70 milioni in tutto. Uno dei calciatori africani più cari di sempre, aspetto che non intimorisce Osimhen. “Certo che sono felice. Voglio davvero salire più in alto con i colori del Napoli. Diventare un calciatore professionista era un sogno della mia infanzia. Non sapevo che sarebbe successo questo trasferimento al Napoli, è qualcosa di troppo grande. Volevo solo avere successo nel calcio e fare bene per me stesso e per prendermi cura della mia famiglia e dei miei pochi amici”.

Un passaggio anche sui suoi idoli di sempre, un connazionale e un fenomeno, tra gli attaccanti più forti degli ultimi decenni, dalla Costa d’Avorio. “Ighalo, (ex di Udinese, Cesena e Manchester United, ora all’Al Shabab, n.d.r.) è mio fratello maggiore e punto di riferimento. Ha fatto bene per la Nigeria e ha anche concluso come capocannoniere all’ultima coppa delle Nazioni, in Egitto. Ma ho preso Drogba come modello, mentre crescevo e quella che è stata la luce che mi ha guidato. Penso che per mentalità e modo di giocare, seguirlo mi ha aiutato molto ad arrivare dove sono oggi”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.