Ospedale bombardato a Gaza, Usa difendendo Israele: “Video e intercettazioni ci dicono che non siete stati voi”. Hezbollah: in migliaia pronti a guerra

La strage mentre la diplomazia provava a trovare una soluzione all’uccisione gratuita di civili. Il razzo sull’ospedale Al-Ahli a Gaza, le centinaia di vittime (almeno 200), altrettanti feriti, le immagini strazianti che girano su Telegram e su altri social, lo scarico di responsabilità con Israele che accusa prima Hamas e poi la Jihad islamica, ed Hamas che accusa Israele. Non si esclude l’errore umano. La rabbia di Joe Biden in vola verso il Medio Oriente dove era in programma l’incontro a Tel Aviv con Netanyahu ma anche in Giordania con i leader moderati arabi. Incontro che è poi stato annullato dal leader palestinese Abu Mazen, dal presidente palestinese Mahmoud Abbas e dal leader giordano dopo la stage sull’ospedale a Gaza. Regna il caos con Hezbollah,  è un’organizzazione politica e paramilitare islamica sciita e antisionista libanese che ha proclamato il “giorno di rabbia senza precedenti” contro Israele. Manifestazioni e scontri in più Paesi arabi, a partire della Cisgiordania ma anche in Giordania con l’assalto all’ambasciata israeliana. Stesso discorso a Beirut, capitale del Libano, con migliaia di dimostranti diretti all’ambasciata Usa fermati dai lacrimogeni. Proteste anche Tunisi davanti all’ambasciata francese e in Marocco. E a Gaza il bilancio dall’inizio delle ostilità (7 ottobre scorso) è di oltre 3200 morti, oltre 11mila feriti e circa un milione di sfollati.